BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Come mille papaveri rossi. A Parma

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Come 1000 e 1000 e 1000 papaveri rossi. Un fiume di persone, uomini, donne, ragazze e ragazzi, bambini e bambine per la manifestazione “Se toccano una rispondiamo tutte” che questa mattina ha mobilitato il cuore di Parma. Canti, condivisione, partecipazione propositiva: l’esempio di come deve – e come può – essere una società civile, in pace, nel rispetto delle uguaglianze promesse e promosse dalla nostra Costituzione. Installazione di scarpe rosse davanti al Teatro Regio, tempio della lirica, dove risuonano arie dell’opera “Tosca” (non a caso) e vengono scanditi i nomi delle vittime perché le loro storie non siamo morte con loro. Studenti e studentesse delle scuole superiori. Bertolucci, Rondani, Bocchialini,  Itis, Giordani, Melloni, il liceo Romagnosi e tanti altri … 

Il corteo si snoda per le vie del centro: quando la testa è in piazza Garibaldi la coda è ancora in Pilotta, tanto numerosa è l’adesione. Davanti al municipio, a raccogliere il testimone c’è il sindaco Michele Guerra sul palco con i rappresentanti delle istituzioni. “E’ un’emozione straordinaria vedere una piazza così piena come raramente Parma ha visto – dice Guerra – Qualcosa di straordinariamente forte sta accadendo e sento una grande responsabilità nel prendere la parola in questo contesto, specie dopo le emozioni di questi giorni. Questi ragazzi, queste ragazze ci dicono che qualcosa adesso deve cambiare; una responsabilità che sento come sindaco, come maschio, come padre di due figli maschi”. Guerra sottolinea la partecipazione istituzionale delle sindache  e dei sindaci del territorio, dell’onorevole Laura Cavandoli e dell’assessora regionale Barbara Lori. Conclude Guerra: “Ci faremo carico di ciò che arriva davanti a noi”. 

La manifestazione era organizzata da Casa delle donne di Parma, Centro antiviolenza, associazione Maschi che si immischiano, Ottavo colore,  Tuttimondi, W4W e Comune di Parma.

E domani ci sarà un’appendice allo stadio Tardini con la consegna del pallone contro la violenza sulle donne: un pallone che vuole essere un nuovo calcio d’inizio contro la cultura del sessismo.


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