A Bologna il “muretto”, simbolo del giornalismo d’inchiesta di Andrea Purgatori

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Sono trascorsi poco più di tre mesi dalla scomparsa di Andrea Purgatori. Continua il suo ricordo. Questa volta a Torino, in occasione della dodicesima edizione del “Premio Roberto Morione” è stato proiettato un video del 2020 quando ad Andrea fu consegnato il “Premio Baffo Rosso” come esempio di buon giornalismo investigativo che non si è mai fermato davanti alle verità ufficiali, come nella Strage di Ustica, il 27 giugno 1980, quando un DC9, partito da Bologna con 81 persone a bordo, si trovò coinvolto in un “episodio di guerra aerea” e fu abbattuto da un missile, nessuno sopravvisse. Immediatamente si scatenò un vergognoso depistaggio ma Purgatori, insieme ai famigliari delle vittime, non smise di cercare la verità per raggiungere la giustizia. Un premio consegnato ad Andrea in memoria di un altro grande giornalista, Roberto Morrione, nelle cui redazioni sono usciti importanti cronisti, tra questi Sigfrido Ranucci, ormai da diverso tempo perseguitato dalla politica per le inchieste della sua trasmissione “Report”: una voce da imbavagliare attraverso la delegittimazione delle querele.  L’Associazione Articolo 21 continua nella sua denuncia a sostegno della tutela nei confronti del giornalismo investigativo sempre più sotto attacco, da anni sono in cantiere leggi per colpire il lavoro di chi vuol essere cane da guardia della democrazia e non cane accucciato ai piedi del potente di turno. E’ a rischio la Costituzione che sancisce il diritto del cittadino di essere informati e il dovere del giornalista di informare. Corrado Alvaro diceva: “Abbiamo il diritto di sapere non solo ciò che i rappresentati del popolo hanno in testa, ma anche quello che hanno in tasca”. Mai come in questo momento è necessario realizzare a Bologna quel “Muretto” dedicato ad Andrea Purgatori davanti al Museo della Memoria di Ustica dove sono conservati i resti del DC9, dove attraverso un QR Code si potranno scaricare tutti gli articoli da lui scritti per il “Corriere della sera”. Proposto dalla presidente dell’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica Daria Bonfietti e stato accolto con entusiasmo da sindaco di Bologna Matteo Lepore. La data dell’inaugurazione dovrebbe essere il primo febbraio 2024 giorno in cui Andrea avrebbe compiuto 71 anni. Non manca molto, soprattutto quando si ha a che fare con una burocrazia purtroppo imperante in tutto ciò che è “pubblico”. Quel “Muretto”, realizzato ora, avrebbe un doppio significato: alla memoria di Andrea Purgatori e del suo giornalismo investigativo e a tutti i cronisti che mettono il proprio giornalismo al servizio della verità e giustizia.


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