Venerdì, 20 ottobre, ospiti del Presidio di “Articolo 21” a Latina e del suo Presidente Fabio D’Achille presso “Spazio Culturale MAD di via Cattaneo”, è stato presentato il libro di Marina Mangiapelo: “Talismani, La donna esoterica i simboli arcaici la femminilità”. Un viaggio emozionale, antropologico, spirituale, storico. Un viaggio che ha trasformato l’evento in un vero happening di consapevolezza femminile.
L’intervento della delegata nazionale per la legalità Graziella Di Mambro ha ricordato la mission di “Articolo 21”: rispetto della Costituzione.
Il filosofo Mauro Cascio, studioso di Hegel, ha approfondito il significato più recondito, dei lavori di Marina Mangiapelo dedicati ai simboli magici, naturali, religiosi e alchemici attraversati sempre dalla visione di un punto di vista femminile. Il suo intrigante exscursus: “Filosofia della natura in Hegel e la pratica alchemica” ha affascinato il pubblico suscitando infinite curiosità.
Il presidente Fabio D’Achille ha puntualizzato la necessità di fare e creare comunità e non solo comunity. E il connubio arte e informazione possono davvero essere poli qualificati, democratici e aggreganti per una realissima, concreta “connessione” tra persone. Cosa che, in questo momento “Articolo 21” e MAD- Museo d’Arte Diffuso stanno realizzando, insieme a tantissimi altri eventi, con la rassegna letteraria “LeggiAmo la città”. Una mia personale riflessione sul libro: “Talismani. La donna esoterica e i simboli arcaici di femminilità”, nelle prime pagine l’autrice Marina Mangiapelo, prima di inoltrarsi nel cuore del suo lavoro, ci confida come e quando sia nata l’idea e la realizzazione del libro e come non abbia utilizzato supporti di lusso ma l’atavica capacità delle donne di creare da quello, poco o tanto, di cui possono disporre. Il libro è nato in un momento particolare: durante il terribile periodo del look down per la pandemia del COVID. L’autrice narra con poche chiare parole cosa incontreremo nelle sue pagine: “un esercito di dee protettrici ed evocatrici, una barriera contro la malattia e il male” ricreate, attualizzate dalle sue matite e da una tenace ricerca storico/iconografica. L’autrice snoda, rievoca i simboli in un ordinato benefico vortice di figure, concetti, parole, fotografie, documenti con ricchezza di linguaggio spaziando nella memoria del tempo, nella letteratura, nell’arte; cui si aggiunge una narrazione lieve che avvolge e conquista per le atmosfere ancestrali che risveglia. La scrittrice ad ogni riga sembra volerci ricordare che la forza del simbolo è viva dentro di noi anche se non sempre ne siamo consapevoli.
I simboli, e quelli scelti dall’autrice in modo particolare, risuonano di una nota profonda, sono il filo d’Arianna che lega noi, la nostra storia alle storie dei nostri antenati fino a risalire agli albori dell’umanità.
Marina Mangiapelo è un’affermata pittrice e costumista cinematografica e durante un nostro incontro per parlare di una presentazione del libro, l’artista/scrittrice con affetto, gratitudine e ammirazione, sentimenti sempre più rari oggi, ha ricordato di essere stata una allieva del liceo artistico “Michelangelo Buonarroti” di Latina e della professoressa Milena Petrarca una tra le più affermate artiste internazionali. Ha ricordato il suo corso di studio presso l’Istituto di moda di Novara dove ha realizzato il suo sogno di diventare disegnatrice di moda e del costume storico e progettista del tessuto. La prestigiosa esperienza presso il laboratorio di Gianni Versace S.P.A che le ha permesso di sperimentare e ricreare nuove linee stilistiche. Nel libro confluiscono e dialogano tra loro: gli dei, le dee con tutto il loro carico di simbolismi: tutto il loro essere l’archetipo umano; figure dell’olimpo, figure che ci raggiungono d’antiche civiltà, figure dell’induismo, del cristianesimo, del buddismo in una policroma sinfonia di cultura. Alle figure umane si aggiunge il mondo della flora e della fauna da cui la pittrice ha scelto piccoli insetti considerati porta fortuna naturali anche nella nostra attuale società, e delicatissimi fiori.