Un governo eletto non è una monarchia assoluta

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Si, questa volta ha proprio ragione Elly Schlein. Adesso basta! Un governo eletto non è una monarchia assoluta e non è una dittatura. La Costituzione prevede la separazione dei poteri e la magistratura giudica le leggi dello stato e qualsiasi magistrato può non applicare una legge se contrasta con il diritto della Ue, come nel caso della nuova legge sugli immigrati, oppure può mandarla alla Consulta se ha dubbi di costituzionalità. La responsabilità disciplinare delle toghe ha le sue regole e le sue procedure sia ministeriali che davanti al CSM. Lo sa anche una laureata in legge milioni di anni fa come sono io!

Per essere chiari la presidente del consiglio dice il falso, perché la magistrata di Catania non ha dato una valutazione sulla intera legge né sugli accordi con la Tunisia, ha soltanto riportato le dichiarazioni dei migranti. Il motivo per cui il fermo non è stato convalidato riguarda esclusivamente il fatto che la Costituzione italiana e la normativa europea ritengono illegittimo il trattenimento di un richiedente asilo solo perché proviene da un Paese “sicuro”.

Adesso basta sul serio e lo dobbiamo gridare in piazza sabato 7. Il governo può impugnare la sentenza di Catania, come è capitato altre volte, e far valere le sue ragioni, se ne ha. Attaccare addirittura sul piano personale un giudice che fa il suo lavoro al servizio dello stato è semplicemente vergognoso. Il ritorno indietro in cui ci sta precipitando questo governo è roba da Medioevo e non a caso un costituzionalista oggi scrive che la democrazia si nutre della divisione dei poteri. L’esecutivo decide, i giudici giudicano. Altrimenti si torna all’ancien régime o a Carlo Magno che oltre a essere imperatore era anche giudice supremo.


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