Armita, ti sei ribellata a chi voleva sporcare di vergogna i tuoi capelli di ragazza. Ti hanno colpito a morte e la morte è arrivata sui tuoi sedici anni. Ma chi si batte per la libertà non muore e resta vivo in chi lotta per difenderla. Armita, guarda quanti siamo a vegliare col pensiero il tuo corpo offeso! Gli stessi che hanno accompagnato Mahsa… anzi, di più! Ecco, questo pensiero è un fiore per te, per il tuo coraggio di donna libera. Che non appassirà mai.