La sua unica arma era una videocamera. Con quella, riprendeva e denunciava i crimini di guerra israeliani nella Striscia di Gaza. Raccontava, quando non c’era la guerra, anche la vita quotidiana di Gaza City, la poca gioia e la tanta disperazione ma soprattutto il perenne orgoglio dei suoi abitanti.
Roshdi Sarraj è stato ucciso il 22 ottobre da un attacco aereo israeliano che ha centrato l’abitazione di famiglia.
Roshdi era un fotoreporter di talento, regista e co-fondatore di “Ain Media”, un collettivo indipendente di fotografi e registi palestinesi con sede nella Striscia di Gaza.
Roshdi lascia sua moglie, Shurouq, sua figlia di un anno, Dania, e innumerevoli amici e colleghi che continueranno a essere ispirati dal suo esempio e dal suo impegno per la verità, la giustizia e la speranza.
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