“Durante la prima intifada del 1987, ero ancora un giovanissimo studente. Mentre tornavo a casa fui picchiato duramente dalla polizia israeliana senza aver fatto niente. A distanza di tanti anni ancora non ho ricevuto spiegazioni per quel pestaggio. E le migliaia di vittime civili palestinesi di questi giorni riceveranno mai una spiegazione per la loro morte?”. Youssef Hamdouna della ong italiana EducAid Palestina ha commosso i partecipanti alla conferenza stampa di presentazione della marcia silenziosa (e senza bandiere) che si terrà venerdì 27 ottobre a Roma in piazza dell’Esquilino organizzata da Amnesty International e dall’Aoi, l’associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale. Yousef ha anche ricordato il caso di un suo collega disabile che ha allontanato da casa i suoi figli (anche loro disabili) per non vederli morire o morire davanti a loro. Hamdouna era in Italia per motivi di lavoro quando è scattato l’attacco a Gaza, dove sono rimasti madre e fratelli.
Tina Marinari e Riccardo Noury di Amnesty International hanno spiegato che la manifestazione di venerdì è un modo per essere “vicini alle vittime e dimostrare rispetto per la vita umana come non abbiamo visto fare da nessuna delle parti coinvolte”. 50 0rganizzazioni hanno aderito all’iniziativa. Anche Articolo 21 sarà presente in piazza dell’Esquilino con una propria delegazione.
Analoghe manifestazioni si terranno a Milano, Palermo, Trapani, La Spezia e Pesaro.