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Lettera alla Cgil e alle associazioni promotrici de “la via maestra”

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L’Associazione Articolo 21 vuole innanzitutto ringraziare la Cgil e le oltre cento associazioni che hanno promosso la manifestazione dello scorso 7 ottobre, nonché il generale movimento “La Via Maestra”.
Ci permettiamo ora di proporre una riunione dedicata al tema della libertà di informazione: al diritto di comunicare e ad essere informati.
L’Articolo 21 della Costituzione è diventato “precario” nel senso letterale del termine.
L’offensiva contro il giornalismo di inchiesta – di cui la clamorosa vicenda degli attacchi -persino preventivi- alla trasmissione televisiva Report è solo la più recente e vergognosa pagina-, le querele bavaglio scagliate contro autori come Roberto Saviano, disegnatori, cronisti, registi, scrittori, l’oscuramento del conflitto sociale stanno diventando un tratto distintivo di quel cambio di narrazione annunciato dalla destra al governo e che ha investito persino le stragi di Bologna e di Ustica: con il tentativo di ribaltare le sentenze, di confondere i colpevoli con le vittime, di mettere in soffitta la memoria.

Per non dire della cavalcata nera sulla Rai o della volontà di impedire la conoscenza delle intercettazioni, indispensabile per raccontare la verità.

Le maggiori organizzazioni internazionali del settore stanno monitorando la situazione italiana, ormai equiparata a quelle ungherese e polacca.

Per tali ragioni riteniamo urgente immaginare di inserire pienamente il tema nella comune agenda e di organizzare nei limiti del possibile -dal livello locale fino a quello nazionale- incontri ed iniziative pubbliche.

Non si tratta di difendere solo e tanto la categoria dei giornalisti, bensì un diritto dei diritti, come lo chiamava il compianto Stefano Rodotà.

Cordiali saluti e grazie per l’attenzione,

Paolo Borrometi, Stefano Corradino, Giuseppe Giulietti, Elisa Marincola, Barbara Scaramucci, Vincenzo Vita


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