In piazza? Sì. Anche nel tempo del remoto-virtuale c’è ancora bisogno di persone, cartelli, voci che prendono parte e parola; perché i diritti senza partecipazione si atrofizzano; la Costituzione senza popolo diventa reperto. Finalmente vedo uniti a Piazza San Giovanni sindacato, partiti, associazioni, tutta l’energia reattiva della democrazia, che non si rassegna al ristagno della destra ed esce di casa.
In piazza, per un Paese che applichi la Carta. Perché la povertà è incostituzionale; l’impossibilità di curarsi pure; come la giustizia negata dalla prescrizione; il lavoro precario che rende la vita precaria e un lusso i figli; l’ambiente divorato dal profitto; la pace bloccata dalla vittoria. In piazza: la Costituzione siamo noi!