Il Circolo Articolo 21 Piemonte (referente per il Piemonte dell’Associazione nazionale Articolo 21 liberi di …), esprimevicinanza alla Casa Memoria Felicia e Peppino, in seguito al gesto di sfregio avvenuto ieri alla targa dedicata alla memoria di Peppino Impastato nei giardini di via Sempione a Torino e (come già fatto da consigliere e consiglieri comunali) chiede al sindaco Stefano Lo Russo il ripristino della lastra.
«In un tempo in cui il revisionismo storico e la mistificazione trovano fertilità, l’atto vandalico contro la memoria di Peppino Impastato non può essere archiviato come una “bravata” o un mero atto vandalico. La memoria vive. Vive nei gesti, nelle parole, nel ricordo, nell’esempio, nell’insegnamento e nella rappresentazione; vive nel coraggio e nel contrasto al malaffare e alle ingiustizie. La memoria vive nell’empatia quotidiana, nelle rappresentazioni e nelle commemorazioni – rileva all’indomani dell’atto vandalico Gian Mario Gillio, portavoce regionale di Articolo 21 liberi di… –; la memoria vive se si decide di farla vivere e di esser noi, per primi, i testimoni degli insegnamenti del passato, testimoni capaci di illuminare le aree più buie, testimoniprossimi delle persone più vulnerabili e di tutte le periferie dimenticate. Peppino Impastato, ha consegnato a tutte e tutti noi questo semplice e grande insegnamento. La targa posta in quartiere multireligioso, multietnico e storico e ricco di tradizioni del capoluogo piemontese, com’è appunto Barriera di Milano non è solo un simbolo, bensì è una pietra vivente, memoria didattica,un monito per le generazioni future; quella targa è un dizionario diparole giuste e importanti da ascoltare e da difenderepreziosamente. “La mafia uccide, il silenzio pure”, diceva Impastato. Torniamo a far parlare Peppino, anche su quella targa».
Il Circolo Articolo 21 Piemonte auspica che la targa nei giardini di via Sempione (quartiere Barriera di Milano) posa essereripristinata al più presto.
Credits foto Torino Today