Giancarlo Siani, un premio e il ricordo dei giovani a 38 anni dal suo assassinio per mano della camorra

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“Sono molto commosso dalla quantità di ragazzi, che non hanno conosciuto Giancarlo e che, nonostante  siano trascorsi tanti anni, partecipano attivamente al suo ricordo: dopo 38 anni questo è un miracolo!”. Paolo Siani, parla con entusiasmo delle iniziative per ricordare suo fratello Giancarlo, il giornalista napoletano de’ “Il Mattino” ucciso dalla camorra il 23 settembre del 1985 sotto casa, mentre era ancora al volante della sua Mehari. Macchina-simbolo custodita proprio nella Stanza della Memoria del Pan/Palazzo delle Arti di Napoli, lì dove si è svolta la conferenza stampa di presentazione delle attività di quest’anno per ricordarlo, organizzate dalla Fondazione Giancarlo Siani Onlus, in collaborazione con la Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania.

Le novità partono soprattutto dal Premio Siani, promosso dall’Ordine dei giornalisti della Campania, dal Sindacato Unitario Giornalisti della Campanial’Associazione napoletana della stampadall’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, dal Centro studi Siani e dal quotidiano “Il Mattino”, che tagliando il traguardo dei 20 anni di vita, per la prima volta fa diventare protagonisti gli studenti, annettendoli alla giuria.

«Non commemoriamo Giancarlo Siani come una scadenza rituale –  ha raccontato Geppino Fiorenza, presidente onorario della Fondazione Siani – ma piuttosto compiamo un atto militante di educazione civile e alla legalità. I ragazzi hanno voglia di essere testimoni di verità e giustizia e noi offriamo loro un’opportunità, la nostra è una provocazione».

Saranno proprio i ragazzi ad avere il compito di analizzare, per poi dare una valutazione entro settembre 2024, i quattro libri indicati dalla Fondazione. I testi, che sono stati selezionati da Viola Ardone, Lorenzo Marone, Silvio Perrella e Fgs, sono: “Spacciatori di libri” di Rosario La Rossa, “Il cane di Falcone” di Dario Levantino, “Dio ci vuole felici” di Elisabetta Rasy e  “Una fimmina calabrese, così Lea Garofalo sfidò la ‘Ndrangheta” di Paolo De Chiara. Prossimamente ad indicare gli elementi per partecipare al bando sarà La Fondazione Siani, che fornirà notizie sul sito (www.fondazionesiani.it) Alla presentazione della “Giornate con Giancarlo Siani” sono intervenuti Antonio De Iesu, il magistrato Armando D’Alterioe il segretario generale della Fondazione Polis Enrico Tedesco.

Presenti anche gli studenti dell’Istituto Comprensivo Statale “Giacomo Leopardi” che hanno organizzato la produzione del documentario “Mi Chiamo Giancarlo Siani” per la regia di Giuseppe Alessio Nuzzo. Un’opera sostenuta dalla Fondazione Giancarlo Siani, che sarà proiettata il prossimo 26 settembre nell’ambito del “Napoli film festival”.

Le “Giornate con Giancarlo Siani 2023”, partiranno domani (giovedì 21 settembre), quando alle ore 16 alla Fondazione Figlie di Maria, in via Salvatore Aprea si aprirà l’iniziativa Lettura, memoria e impegno, con la comunità educante che legge “FavoLette”, volume nato come progetto della Fondazione Giancarlo Siani per promuovere la lettura in ricordo di Giancarlo Siani. Sabato 23 settembre alle ore 9, la consueta deposizione di fiori con la cerimonia in memoria di Siani, che si svolgerà alle Rampe Siani nel Quartiere Vomero di Napoli. Successivamente, alle ore 12, è prevista  l’inaugurazione di un asilo nido a Bacoli, in nome di Giancarlo e alle 17.30 la messa in suffragio di Giancarlo alla Chiesa di San Gennaro al Vomero in via Bernini. Le iniziative si concluderanno domenica 24 settembrecon alle ore 11, con la lettura sempre di “FavoLette” nell’ambito delle Giornate Napoletane della Salute, Prevenzione e Benessere, II Edizione, in Piazza del Plebiscito e quasi in contemporanea, alle 11.30, la lettura di “FavoLette”  nel corso della kermesse “Ricomincio dai libri”, Fiera del libro di Napoli, all’Archivio di Stato in via del Grande Archivio.
(Nella foto il disegno di Mauro Biani per “Imbavagliati 2016”)


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