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Quattro sedie vuote, quattro cartelli gialli con i nomi di ARIQ Sabir, ATHAR KAMEL Mohamed Ibrahim, UHSAM Helmi, MAGDI IBRAHIM Abedal Sharif, gli ufficiali dei Servizi egiziani imputati nel processo per il sequestro, tortura e omicidio di Giulio Regeni.
Anche a Latina il presidio di Articolo 21 ha chiamato a raccolta cittadine e cittadini per sostenere la campagna di verità e giustizia in attesa che la Consulta si pronunci sulla possibilità di proseguire il processo.
La giornalista Cora Craus ha aperto le letture dal libro “Giulio Fa Cose” che i genitori di Regeni hanno scritto con la loro legale Alessandra Ballerini per raccontare la storia di Giulio e di cosa significhi cambiare la propria vita per metterla al servizio dei diritti, della giustizia non solo per il proprio figlio, ma per tutti “i Giulio e le Giulia nel mondo”.
Un cammino che i signori Regeni compiono con le migliaia di persone che da anni hanno scelto di indossare il colore giallo, quell’Italia – come ha letto Graziella Di Mambro nelle pagine dedicate alla solidarietà – con quell’Italia composta che si attiva e si mobilita che è stata capace anche oggi di unirsi in unica voce per chiedere giustizia.
