“Essere con l’Associazione dei famigliari del 2 agosto e con le Istituzioni democratiche di Bologna per protestare contro questo governo e contro le forze della maggioranza che attaccano l’indipendenza della magistratura, vogliono imbavagliare la stampa, a partire dalla spartizione alla Rai, e soprattutto vogliono riscrivere la Storia mettendo in discussione l’operato della Magistratura per cancellare responsabilità accertate e salvaguardare neofascisti”. Così, in una nota, Daria Bonfietti, presidente Associazione Parenti Vittime Strage di Ustica interviene riguardo la commemorazione della strage del 1980 alla Stazione di Bologna.
“Ricordiamo – argomenta – il gravissimo atto, contro ogni legittimazione, di ammettere nel Comitato per la direttiva Renzi-Draghi di un’Associazione che ha come unica prerogativa di voler convincere la Magistratura, la cui indipendenza appunto va tutelata soprattutto con una indagine in corso, di una bomba araba come causa dell’abbattimento del dc9 di Ustica. Ipotesi strumentale – aggiunge Bonfietti – per aprire la strada alla bomba del terrorismo arabo alla Stazione di Bologna…e poi l’ipotesi di una Commissione sugli episodi di Strage che hanno insanguinato il Paese dopo che nelle aule dei Tribunale e nelle ricerche degli studiosi quella storia è già stata ampiamente documentata”.
Quindi, conclude Bonfietti, “c’è bisogno di difendere i percorsi di verità che sono stati approfonditamente documentati e nello stesso tempo chiedere di abbattere i muri di omertà, all’interno degli apparati dello Stato, che proteggono ancora zone d’ombra”.