Si è chiuso oggi, venerdì 25 agosto, il Sinodo valdese. Circa 180 deputati e deputate da tutta Italia hanno discusso da domenica 20 agosto della vita delle chiese, dell’organizzazione, dei temi e delle istanze più significative per i protestanti.
Sono state elette le cariche degli organi esecutivi della chiesa valdese.
Alla Tavola valdese, l’organo di governo, oltre alla moderatora Alessandra Trotta, sono stati eletti Erika Tomassone (vice moderatora), Ignazio Di Lecce, William Jourdan, Ulf Hermann Koller, Dorothea Müller, Andrea Sbaffi. Presidente per l’Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (OPCEMI): riconfermato il pastore Luca Anziani. Al consiglio della Facoltà valdese di teologia sono stati riconfermati Lothar Vogel (decano) ed Eric Noffke (vicedecano). La pastora battista Francesca Nuzzolese è stata eletta alla cattedra di teologia pratica, la prima donna in questo ruolo. Il pastore Francesco Sciotto è stato riconfermato alla presidenza della Commissione sinodale per la diaconia (CSD/Diaconia valdese).
Al termine del Sinodo si è svolta la consueta conferenza stampa di chiusura. “L’aggettivo piccoli è risuonato diverse volte in queste giornate di Sinodo, con spirito diverso, talvolta in contrapposizione. Sappiamo che l’elemento della crescita numerica non è necessariamente misura della qualità evangelica, che l’adesione di massa non dà vita necessariamente a comunità sane – ha dichiarato la diacona Alessandra Trotta, moderatora della Tavola valdese, nel suo intervento conclusivo -. Ma dobbiamo saperci dire, con onestà, anche guardando alla realtà delle nostre comunità, che nemmeno ogni piccolezza è segno di coerenza e qualità evangelica. Una comunità che sa esprimere fino in fondo ed in modo autentico il senso del vivere in Gesù Cristo, che sa esprimere una fede che, pure in vasi di coccio, nella fragilità ed imperfezione di tutto ciò che è umano, mantiene la consapevolezza gioiosa della potenza della Parola, ne sa rendere la freschezza che tocca la vita reale delle persone, raggiungendole in modo significativo e rilevante nei bisogni più intimi e concreti, una comunità che sa offrirsi come luogo di accoglienza, guarigione, relazioni rinnovate, emancipazione, solidarietà, di amore, di speranza, cresce“.
Tra i temi discussi, la pace, l’accoglienza dei migranti, con l’impegno dei corridoi umanitari e di altre esperienze solidali su tutto il territorio, i diritti delle persone, la sanità pubblica, il no alla criminalizzazione della gestazione per altri e la tutela dei bambini e delle bambine, oltre che di tutti i tipi di famiglie. La serata pubblica del Sinodo, che si è svolta lunedì sera, ha avuto al centro del dibattito le tematiche di genere, con un confronto su “Donne nello spazio pubblico”. Il Sinodo ha anche accolto diverse presenze di esponenti di chiese di altri Paesi, da tutta Europa e non solo, oltre che personalità del mondo ecumenico che hanno portato il loro saluto all’assemblea.
Novità di quest’anno anche la prima edizione del “Sinodo dei bambini”, al quale hanno partecipato 16 bambine e bambini, figlie e figli dei delegati e dei pastori e delle pastore presenti a Torre Pellice.
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