Maria Ponomarenko, di RusNews, nel 2022 è stata arrestata per aver raccontato l’attacco aereo al teatro di Mariupol e condannata a sei anni di colonia penale, con il divieto, per altri cinque anni, di esercitare la professione di giornalista.
Elena Milashina, reporter d’inchiesta di Novaya Gazeta, in cui lavorava Anna Politkovskaja assassinata nel 2006, a inizio luglio 2023 è stata vittima di una spedizione punitiva di uomini a volto coperto, mentre era a Grozny, capitale della Cecenia per seguire il processo contro Zarema Musayeva, madue di due attivisti ceceni: le dita spezzate con mazze, rasata e cosparsa di tintura verde.
Due giorni fa l’articolo – denuncia di Elena Kostyuchenko, anche lei di Novaya Gazeta, che sul sito Meduza, con cui ha collaborato, ha pubblicato il racconto, dettagliato, delle minacce di morte e di un probabile tentativo di avvelenamento, in Germania, dove è ora, che avrebbe potuto costarle la vita. E’ ancora debilitata, ma non smette di denunciare “un nuovo livello di violenza e illegalità”.
A Pomarenko, Milashina, Kostyuchenko la solidarietà della Commissione Pari Opportunità della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, della Fnsi stessa, di tutte e tutti coloro che sono in prima linea per una informazione libera e democratica, al fianco di si chi batte, a rischio della propria incolumità, per denunciare le barbarie di un regime che spegne, con ogni mezzo, le voci libere.
I report di Ifj e Efj, le iniziative di denuncia e sostegno vedranno la Cpo Fnsi sempre pronta a mobilitarsi per colleghe e colleghi, per garantire il diritto a informare e ad essere informati.
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