Finalmente! Incipit un po’ bizzarro per raccontare la nascita di un “Osservatorio indipendente sui media contro la violenza nel linguaggio sulle donne”, che è cosa quanto mai formale, scientifica, persino da… topi di biblioteca (o emeroteca che sia): il fatto è che le donne che si occupano di informazione, riunite in rete come Commissione pari opportunità della Fnsi, dell’Usigrai, dell’Ordine dei Giornalisti e dell’associazione GiULiA giornaliste, sono anni che cercano questo approdo, per dare un concreto supporto al “manifesto di Venezia”. Manifesto che è la “magna carta” per il racconto delle donne sui giornali – grandi assenti nei media con le loro eccellenze, non fosse per commentare il prezzo delle zucchine – ma spesso vittime di un linguaggio che le rende “complici” persino quando sono vittime di violenza.
Il “manifesto”, bene ricordarlo, ha molte firme, a partire da quella del Sindacato giornalisti Veneto, che lanciò il sasso e ospitò – nel 2017 – la prima presentazione.
In questi sei anni le abbiamo tentate tutte: l’autofinanziamento, il rapporto con le istituzioni, abbiamo trovato nella scorsa legislatura l’appoggio di Valeria Valente, allora presidente della Commissione femminicidio del Senato, come di Laura Boldrini, presidente del gruppo interparlamentare della Camera, siamo state accolte dalla ministra alle Pari Opportunità Elena Bonetti per ragionare quanto il governo si potesse spendere… Ahinoi, vanamente.
Bene chiarire: di osservatorii sul tema, in questi anni, ci sono stati e ci sono. Il primo forse è proprio quello che in modo artigianale hanno messo in piedi le Cpo del sindacato e dell’Ordine con GiULiA: decine di “occhi” professionali che scrutano il nostro mondo, e a cui si rivolgono le associazioni delle donne per denunciare quello che sui giornali a loro proprio non va giù. Ma ci sono anche le Università, che mettono i ricercatori al lavoro nelle emeroteche.
Mancava il link giusto. È stato uno dei quei rari incontri casuali e fortunati, oggi, a portare alla nascita dell’ “Osservatorio nazionale” : il progetto messo in campo dalla professoressa Flaminia Saccà, che si occupa di sociologia alla Sapienza di Roma (e che già aveva curato un importante progetto sul tema, STEP, con l’Università della Tuscia), si sposava perfettamente con le nostre esigenze. La disponibilità di tutte e tutti (a partire dal prof. Fiorenzo Laghi, direttore del dipartimento di psicologia dei processi di sviluppo alla Sapienza, che ha dispensato caffè e esperienza), ha portato all’importante accordo tra la Sapienza e i nostri Enti e Associazioni. Una marea di firme e codicilli, per dare corpo a una analisi quotidiana su quel che accade sui nostri media. Sapere, conoscere, per scoprire i punti deboli, per intervenire, per continuare con i corsi di formazione, per denunciare ai consigli di disciplina dell’Ordine dei giornalisti l’inaccettabile, ma soprattutto per crescere insieme, giornaliste e giornalisti, studiose e studiosi.
Passo per passo. Un’equipe mista di giornaliste e giornalisti e ricercatrici e ricercatori. Abbiamo voluto tra gli esperti della commissione scientifica anche le rappresentanti della 27esima ora del Corriere della Sera e di Halley Oop del Sole 24 ore, spazi rari di attenzione al femminile sui maggiori media (insieme a colleghe/i di Repubblica e della Stampa attenti al linguaggio e ai fenomeni di violenza contro le donne).
Ora siamo pronte a presentare il progetto: lo faremo il 26 ottobre, in un’Aula magna dell’Università (Edificio Marco Polo, Viale dello Scalo S. Lorenzo, 82) insieme alla rettrice della Sapienza Antonella Polimeni, e con un panel di interventi davvero super. (Che, tra parentesi, per giornaliste e giornalisti vale come corso di formazione deontologico, con 7 crediti)
Eccoli qui, tutti quanti: prof.ssa Anna Maria Giannini, delegata della Rettrice alle Pari Opportunità, Sapienza Università di Roma; Guido D’Ubaldo, presidente Ordine dei Giornalisti del Lazio; Vittorio Di Trapani, presidente Federazione Nazionale Stampa Italiana; Paola Spadari, segretaria nazionale Ordine dei Giornalisti; prof. Fiorenzo Laghi, direttore del Dipartimento di Psicologia dei processi di sviluppo e socializzazione; prof.ssa Flaminia Saccà, presidente Osservatorio, Sapienza Università di Roma; Silvia Garambois, presidente GIULIA, Cabina di regia Osservatorio; prof. Alberto Marinelli, direttore Dipartimento CORIS, Sapienza Università di Roma; Mara Pedrabissi, presidente Commissione Pari Opportunità Federazione Nazionale Stampa Italiana; Elisabetta Cosci, coordinatrice Commissione Pari Opportunità Ordine dei Giornalisti; Roberta Balzotti, coordinatrice Commissione Pari Opportunità Usigrai; Alessandra Mancuso,commissione Pari Opportunità Federazione Nazionale Stampa Italiana; prof.ssa Antonella Polimeni, magnifica rettrice Sapienza Università di Roma; prof.ssa Fabrizia Giuliani, Sapienza Università di Roma; Mimma Caligaris, rappresentante italiana International Federation of Journalists; dott. Luca Massidda, Università degli Studi della Tuscia; dott.ssa Rosalba Belmonte, Università degli Studi della Tuscia; Pasquale Quaranta, “Diversity editor” – La Stampa; Mara Cinquepalmi – GIULIA Sport.
Vi aspettiamo.