7 anni fa il terremoto nel centro Italia. Continuiamo a chiedere Verità e Giustizia per Barbara e Matteo e tutte le vittime

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Lo chiedono i familiari delle vittime, che da 7 anni si battono per capire le responsabilità di ciò che accadde in quel 24 agosto del 2016, per sapere se quegli alberghi, quelle case, quelle infrastrutture fossero state costruite secondo le norme previste, se le licenze edilizie fossero state autorizzate, se i controlli sulle opere vennero effettuati, se la normativa antisismica fosse stata rispettata, a maggior ragione nel caso dell’Hotel Roma (dichiarato punto sicuro) dove persero la vita Barbara e Matteo. Comune di Amatrice, Regione Lazio, Provincia di Rieti svolsero i necessari controlli di loro competenza? Non possiamo accontentarci della sentenza in primo grado a 5 anni e 6 mesi dell’ottantaquattrenne ing. Ottaviano Boni, unico imputato per il crollo dell’Hotel Roma, era all’epoca direttore dei lavori, altri 4 imputati sono deceduti durante la fase istruttoria;

Le responsabilità degli enti preposti al controllo? Regione, Provincia, Comune, in alcuni casi Genio Civile? Questi Enti sono ancora all’interno delle indagini processuali? Se non fosse così perché questi enti sono stati stralciati?

Ma davvero si pensa che l’unico imputato possa essere l’Ing. Boni? le sue responsabilità sono state riconosciute e condannate.

Davvero non esistono responsabilità delle Istituzioni?

Umbria, Marche, L’Aquila e tante altre tragedie che hanno colpito il nostro paese: in tutti i casi le responsabilità delle Istituzioni a tutti i livelli sono emerse in modo chiaro, ma poi per i tempi processuali o per prescrizioni le sentenze non arrivano, e, se arrivano diventano parziali e colpiscono solo i pesci piccoli.

In Parlamento giace dal 2018 una proposta di legge dell’On. Stefania Pezzopane per il risarcimento delle vittime del terremoto, (risarcimento riconosciuto per le vittime di Rigopiano e per il disastro ferroviario di Viareggio. Si tratta di una proposta di legge che individua anche percorsi agevolati lavorativi per i famigliari sopravvissuti, omogeneità per i trattamenti fiscali e contributivi delle aree geografiche colpite dal sisma. Sì perché oltre al dramma della perdita di un figlio, figlia, per la Famiglia Gianlorenzi, essendo deceduti Barbara e Matteo nel Lazio, ma avendo attività in Umbria fuori dall’area del cratere, le norme di sgravio fiscale e contributivo non è stato possibile applicarle alle loro aziende, per questo i genitori si sono dovuti far carico di tutti i costi fiscali e contributivi. Lo Stato può farti morire per sue responsabilità, ma ti chiede di pagare il tuo debito nei suoi confronti anche da deceduto.

Questa legge verrà ripresentata da qualche forza politica? L’iter legislativo avrà un percorso agevolato e la sua rapida approvazione? Tutto questo non potrà mai lenire il dolore di tante perdite ma potrebbe significare che quello Stato che non mi ha tutelato in vita riconosce le sue responsabilità

Ognuno di noi ricorderà quella notte alle 3.36 quel drammatico momento, io risponderò all’appello degli amici di Barbara e Matteo, accenderò una candela qui a casa mia in campagna, spero che tanti facciano così, questo non placherà il dolore di chi è rimasto ma forse in questa notte li farà sentire meno soli.


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