Mai come in questi giorni ci manca Federico orlando , fondatore e primo presidente di Articolo 21.
Lo ricordiamo ancora, dopo l’editto bulgaro, alla manifestazione convocata dalla Cgil a piazza San Giovanni, sfilare con il primo striscione della nostra associazione per reclamare contro editto, bavagli,censure.
Le sue parole risuonarono anche dal palco, accolte con grande consenso e partecipazione da quel milione e forse più di donne e uomini stretti attorno alla tutela della Costituzione
Sino alla fine Federico ci ha invitato a non mollare, a non cedere alla rassegnazione, a ribellarsi alle prepotenze, ad accompagnare croniste e cronisti colpiti da minacce e da querele bavaglio.
Un giorno gli chiedemmo perché mai un liberale come lui avesse scelto di sfilare in piazza e di condividere un pezzo della sua vita con donne e uomini che, spesso, erano distanti dai suoi orientamenti politici e culturali, e lui con grande semplicità, rispose “dove dovrei stare se non dalla parte della Costituzione, lo sono con ancora più forza perché chi ci governa, allora Berlusconi, usa ed abusa della parola liberale..”
Lo diceva con grande semplicità e invitava tutte e tutti a mettere insieme le diversità e le differenze, andando oltre ogni steccato di parte o di partito, superando gelosie e corporativismo, anteponendo l’interesse generale ad ogni “particolare”
Parole attualissime, se non ora quando?
Un abbraccio infine ai suoi ultimi compagni di avventura, la redazione del quotidiano Europa, che ancora lo ricordano con stima ed affetto, alla sua famiglia, alla signora Nella, ai figli Alessandra ed Edoardo, alle nipote e ai nipoti, giustamente orgogliosi del nome che portano.