Un sit-in per dimostrare vicinanza alle famiglie di Luca Attanasio e Vittorio Iacovacci a piazzale Clodio venerdì 7 luglio e reclamare verità e giustizia.
Ad animarlo l’associazione Articolo 21 e le associazioni di volontariato di Aoi che hanno diffuso un comunicato per manifestare il loro disappunto per la mancata costituzione di parte civile al processo dello Stato italiano.
“Non possiamo credere che il Governo non abbia interesse a compiere questo atto di civiltà e responsabilizzazione per cercare la verità sull’assassinio di un alto rappresentante delle sue istituzioni. E neppure crediamo che se ne stia dimenticando. Il 22 febbraio 2023, a distanza di 2 anni da quel tragico giorno dell’agguato, la Presidente Meloni nel ricordare Luca Attanasio e Vittorio Iacovacci affermava che sapere cosa sia realmente accaduto non è solo un dovere istituzionale, ma un atto di giustizia e di amore, assicurando così il pieno sostegno delle Istituzioni”.
Oltre al presidio davanti al tribunale di Roma si svolgerà in contemporanea una manifestazione nel piazzale del comune di Limbiate, promossa dalle associazioni di volontariato locali e dall’Associazione Amici di Luca Attanasio.
L’amministrazione brianzola al contrario del governo sarà parte civile, dimostrando il proprio appoggio e vicinanza alla famiglia di Luca Attanasio.
Tante le iniziative di solidarietà e di riconoscimento per il suo eroico sacrificio sono state animate anche per Vittorio Iacovacci.
Il 12 luglio alla festa assemblea di Articolo 21, che si svolgerà dalle 18,30 alla Casa internazionale delle donne, sarà consegnato al fratello del carabiniere ucciso con l’ambasciatore Attanasio, che aveva tentato di proteggere fino al suo ultimo istante di vita, Dario Iacovacci una targa per rendere omaggio al suo valore, ispirato dai principi della Costituzione di cui era fedele servitore.
Come lo era dello Stato che lo sta ripagando con l’indifferenza.
Non difendendo due suoi servitori che hanno sacrificato la vita mente erano in servizio per il loro Paese, si rivela uno Stato senza dignità.