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Saviano fuori dalla Rai, la punta dell’iceberg in un Paese che “perseguita” l’antimafia. Giulietti: messaggio pericoloso

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Roberto Saviano è uno scrittore e giornalista sotto scorta per palesi e gravi minacce provenienti dal clan dei casalesi. Quest’ultimo è uno dei sodalizi più ricchi, potenti e feroci operanti in Europa con un capo, Michele Zagaria, non pentito e che tiene un’intera area geografica dell’Italia, la provincia di Caserta, sotto scacco. Senza le denunce di Saviano il clan dei casalesi non avrebbe avuto gli stessi grattacapi e intronei arrestati che, invece, ha. E’ accaduto che Roberto Saviano abbia duramente criticato Matteo Salvini per le politiche migratorie che provocano morti nel Mediterraneo senza incidere sugli arrivi. Lo provano i dati. E’ accaduto anche che per quelle critiche il ministro Salvini abbia querelato Saviano, senza però mai presentarsi in Tribunale per difendere le sue (eventuali) ragioni di parte offesa e che, per questo, l’imputato abbia sottolineato tale anomalia, facendo riferimento ai paradossi delle querele buttate lì a caso, di cui l’Italia detiene un certo record negli ultimi anni. Adesso la Rai, ritenendo che quelle critiche fossero aspre e dai toni non consoni, ha cancellato il programma dello scrittore già previsto per l’autunno, eseguendo di fatto un diktat proveniente dallo stesso Ministro.
“Si attacca chi combatte e ha combattuto la mafia e si riabilita chi l’ha frequentata”, ha detto poche ore fa Giuseppe Giulietti, coordinatore nazionale dei Presidi di Articolo 21 intervenendo alla conferenza stampa sul dossieraggio di Giuseppe Gennuso contro Paolo Borrometi. Lo schema purtroppo si ripete, in fondo è quel che si sta vedendo con don Luigi Ciotti. Il fondatore di Libera è finito sul libro nero del solito Salvini per le critiche al ponte sullo stretto di Messina. E anche don Ciotti è da anni sotto scorta per il suo impegno civile e di cattolico contro la mafia. Il messaggio che rischia di passare è la persecuzione, a tappeto, di chi si batte contro la criminalità organizzata in Italia


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