Da oggi, 24 luglio, torna su Rai Tre alle 23.15 “Il Fattore Umano”, il programma di inchieste giornalistiche sul tema dei diritti umani nel mondo giunto alla sua terza edizione. Anche quest’anno il racconto è affidato a film maker e inviati, che con i loro reportage documenteranno sul campo, in vari Paesi del mondo e spesso in condizioni di rischio, la violazione dei diritti fondamentali nei confronti dei ceti più deboli e delle minoranze, a volte ad opera di governi autocratici o dittatoriali. Otto puntate, ogni lunedì con un reportage che illumina una storia di violazione dei diritti umani. In ogni puntata il fil rouge del racconto è rappresentato dall’intervista ad un intellettuale, scrittore, artista, che parlerà della propria vita e della propria esperienza all’interno del contesto sociale, culturale e politico oggetto del reportage stesso. I protagonisti si racconteranno in prima persona, senza la presenza in video degli inviati, in modo da conferire al racconto la caratteristica di uno stile asciutto ed essenziale, che è la chiave narrativa del programma.
Russi d’Africa è il reportage di Federico Lodoli e Carlo Gabriele Tribbioli con cui si apre la serie. Siamo in Repubblica Centrafricana.
A un mese esatto dalla ribellione del gruppo paramilitare Wagner che, sabato 24 giugno, ha prima marciato in direzione di Mosca, per poi tornare indietro facendo di fatto rientrare l’ammutinamento, poco si è capito di cosa sia realmente accaduto quel giorno e, soprattutto, di quali siano oggi i rapporti tra il governo di Vladimir Putin e i mercenari guidati da Evgenij Prigozin. I combattenti Wagner – legati a doppio filo col Cremlino – sono attivi nelle guerre del Mali, della Repubblica Centrafricana, del Mozambico, della Libia e del Sudan. Si alleano con l’autocrate locale e i comandanti della milizia che possono pagare i loro servizi in contanti, o con concessioni minerarie redditizie per minerali preziosi come oro, diamanti e uranio. Wagner è nella Repubblica Centrafricana dal 2018 per proteggere il presidente assediato, Faustin-Archange Touadéra. “Le president” non fa un passo senza la sua guardia presidenziale, tutti bianchi, tutti uomini di Wagner. Un rapporto dell’organizzazione The Sentry, complesso investigativo indipendente, denuncia le violenze e le brutalità dei mercenari del gruppo Wagner, accusati di esecuzioni sommarie, rapine e saccheggi, e di violenze sulle donne. Si tratta di veri e propri crimini contro l’umanità, le cui responsabilità devono essere ancora chiaramente stabilite.
Intervista principale Marat Gabidullin, ex mercenario di Wagner, ha scritto un libro di memorie “In the Same River Twice”, tradotto in italiano “Io, comandante di Wagner”.
Il Fattore Umano è un format di Raffaella Pusceddu e di Luigi Montebello con la collaborazione di Elisabetta Camilleri e Antonella Palmieri. La regia é di Luigi Montebello, musiche originali di Filippo Manni e Massimo Perin, mentre il progetto grafico di Wiliam Di Paolo.
Nel fattore umano trovano spazio le voci dei dissidenti iraniani e degli oppositori al governo turco, le voci delle popolazioni indigene sradicate dall’Amazzonia dai cercatori d’oro; verrà raccontata la tragica vicenda dei migranti sia nel Mediterraneo che nel deserto tra Messico e Stati Uniti. Il Fattore Umano affronterà inoltre il tema della pena di morte da un punto di vista inedito e racconterà la guerra nel cuore dell’Europa e la conquista dell’Africa da parte dei gruppi paramilitari russi.