BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Le ragioni dei lavoratori invisibili (e precettati)

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Stipendi bassi, contratto collettivo non rinnovato da anni, inflazione e caro bollette che assottigliano la busta paga. E’ questo lo scenario che ha esasperato i lavoratori degli aeroporti, fino allo sciopero. In un comparto – quello del turismo e trasporto aereo connesso – che macina utili stratosferici per pochi operatori, ma lascia le briciole ai lavoratori della logistica.

Quindi manifesto la mia solidarietà a questi lavoratori. E chiedo alla sinistra di battersi – oltre che per il sacrosanto salario minimo – anche per il ”ritardo massimo”, oltre il quale il mancato rinnovo contrattuale provochi ope legis l’istituzione di un tavolo di contrattazione presso il mediatore istituzionale. Magari fissando – per aziende con contratti scaduti oltre un lasso legale – la sospensione del diritto a ottenere agevolazioni pubbliche. La dignità del lavoro deve tornare ”la” priorità.
(Nella foto l’aeroporto di Fiumicino)

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