Il rigore di Andrea Purgatori e i complottisti

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Non potevano mancare i complottisti nella tragica morte di Andrea Purgatori. Esiste un nesso tra la sua morte improvvisa e le inchieste sul caso di Emanuela Orlandi? Forse una delle cliniche era legata alla Chiesa? Chi ha ordinato la sua eliminazione?
Non poteva mancare Nicola Porro che, in un tweet, ci ha fatto sapere che lui con due telefonate ha risolto il caso: nessun errore, purtroppo è stato il male a distruggere Andrea Purgatori;  per fortuna che, anche tra i giornalisti, non mancano i primari, così come non mancano gli esperti di virus, e quelli che negano persino l’emergenza climatica.
Nulla di più distante dalle sensibilità di Andrea che, al contrario, non sopportava i negazionisti, andava alla radice dei cosiddetti misteri, che spesso tali non sono, tentava di illuminare le oscurità, dando la parola ai tanti senza voce, ai deboli, agli ultimi.
Esattamente come aveva fatto per Ustica, scartando veline e depistaggi, seguendo le orme della strage, dando la parola a chi era stato oscurato e chi aveva sentito e visto, ma non era stato preso in considerazione .
Senza Andrea Purgatori Ustica sarebbe solo una tranquilla isola, turbata da uno strano incidente aereo, restato per anni senza ragioni e cause, perché si doveva cancellare la pista dei missili sparati da una potenza straniera, forse la Francia, comunque un missile della NATO.
Andrea Purgatori, giornalista, autore, scrittore, attore, in tutte le sue attività non ha mai seguito la strada dei complotti, ma sempre  quella della passione civile, della Costituzione, del rigore professionale, delle verità e delle giustizie negate.
Gli sia risparmiata la canea dei complottisti, si rispettino le volontà dei familiari, si attendano le conclusioni delle perizie e della inchiesta.
Almeno questo!

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