BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Dalla Santanché ennesimo attacco ai giornalisti. E alla Costituzione

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La ministra Daniela Santanché ha ritenuto di sferrare l’ennesimo attacco contro croniste e cronisti. Ormai è il governo che vuole controllare i controllori e non viceversa.
Quando non bastano le minacce arrivano le querele bavaglio, salvo poi non presentarsi in aula a rispondere alle domande dei giudici, come è già successo con Roberto Saviano.
Questa volta gli strali sono stati lanciati contro Il Domani e Report, ma le stesse notizie sono state riportate da quei quotidiani che ancora non hanno rinunciato ad onorare l’articolo 21 della Costituzione.
Le aggressioni sono ancora più gravi perché arrivano da un governo che ha già messo sotto controllo quasi tutti i tg e i  programmi di informazione, salvo poche eccezioni.
Non pochi degli aggressori risultano anche iscritti all’Ordine dei Giornalisti,
Sarà il caso che la reazione sia immediata e dura, sino a ipotizzare il loro deferimento ai Consigli di disciplina e una denuncia collettiva contro i querelanti imbavagliatori.
Chi oggi se la ride, anche tra i giornalisti, presto scoprirà che potrà essere vittima e bersaglio.
Noi di Articolo 21 non abbasseremo i toni e parteciperemo  compatti a tutte le iniziative che saranno promosse a difesa della Costituzione e della libertà di informazione, in Europa e in Italia.
Cominceremo a farlo già nella assemblea convocata per il prossimo 12 luglio alla casa internazionale delle donne a Roma.
Chi non vuole essere complice faccia sentire la sua voce, prima che sia troppo tardi.


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