La beatificazione è solo un pretesto per riscrivere la storia repubblicana, spianare la strada al presidenzialismo senza controllo, svellere le radici antifasciste, equiparare vittime e boia.
Alla fine del percorso troveremo le piazze berlusconiane accanto a quelle dedicate a Falcone e Borsellino, le vie Almirante vicino a quelle intitolate a Moro, Pertini, Berlinguer.
Questo intendono per cambio della narrazione, per questo hanno assunto il controllo del Polo Raiset, che sarà usato come il manganello dell’era presente.
Per non lasciare spazio all’immaginazione vogliono approvare subito la controriforma della giustizia, colpire l’autonomia della giustizia e dell’informazione, oscurare il diritto ad essere informati delle cittadine e dei cittadini.
L’assalto ai poteri di controllo è completato dal bavaglio alla Corte dei conti, dalla definitiva trasformazione del Parlamento in luogo di ratifica dei decreti del governo, dall’ oscuramento del conflitto sociale.
La maggioranza, dunque, è mobilitata e non perderà tempo.
E le opposizioni politiche e sociali?
Continuano a marciare in ordine sparso.
Ora è giunto il momento di comprendere che la tela del bavaglio riguarda tutte e tutti, non farà distinzioni, condurrà l’Italia oltre l’Ungheria, colpira i diritti politici, sociali, civili, senza distinzione alcuna.
Per questo serve avviare, con una grande manifestazione nazionale, una campagna per l’applicazione e la salvaguardia della Costituzione , capace di unire le donne e gli uomini che non intendono assistere alla disgregazione dei valori che fondano la Repubblica.
Ciascuno di noi deponga gelosie, fastidì, settarismi, e difenda il proprio metro quadrato di dignità e libertà.
Noi di Articolo 21 faremo la nostra parte cominciando a convocare, ovunque sarà possibile,iniziative per contrastare le leggi bavaglio, perché hanno bisogno del buio e dell’ oscuramento per “listare a lutto” la Costituzione.