Ci ha lasciati Elio Matarazzo, intellettuale affidabile e uomo cordiale, dirigente Rai, autore televisivo esperto in architetture comunicative, Reti e Contenuti (informazione, cultura, spettacolo, informatica). Autore di molti saggi sulla comunicazione multimediale, nel 2005 ha pubblicato il libro “Son la mammina di tre gattini” Documenti e testimonianze di vita quotidiana nel movimento di resistenza in Val D’Orcia (1943 – 1944), Le Balze, Montepulciano, e nel 1998 RAI Idea e progetto, editore Liocorno, con saggi e articoli sulla comunicazione, cultura, spettacolo e progetti sulla RAI e su architetture comunicative. Dal 2006, docente e manager didattico del master in Professioni e formati della televisione contemporanea a Roma Tre. Dal 1987 ha lavorato a RaiTre con la direzione d’Angelo Guglielmi e dal 1995 lavora a RaiUno. Elio è stato uno dei collaboratori più assidui del nostro sito e sostenitore dell’associazione Articolo 21.
Di seguito riportiamo l’ultimo contributo per il nostro sito.
Via Rasella. 76 anni fa
Il 23 marzo 1944 a via Rasella fu condotta un’azione della resistenza Romana da parte dei Gruppi di Azione Patriottica GAP unità partigiane del Partito comunista Italiano .contro un reparto delle forze d’occupazione tedesche, ( l’11ª Compagnia del III Battaglione del Polizeiregiment “Bozen”, appartenente alla Ordnungspolizei (polizia d’ordine) e composto da reclute altoatesine.
Fu il più sanguinoso e clamoroso attentato urbano antitedesco in tutta l’Europa occidentale.
A questa azione ha partecipato Carla Capponi ( Roma 7 dicembre 1918 – Zagarolo 24 novembre 2000) insieme Rosario Bentivegna detto Paolo (Roma 22 aprile 1922 – Roma 2 aprile 2012) Partigiano e scrittore italiano .
In particolare ricordare questa donna é ricordare una persona della Borghesia romana che ha fatto una scelta importante in un momento significativo della vita Italiana contribuendo al ripristino di 4 libertà in cui ha creduto : di Pensiero, di Parola, dalla Paura, dal Bisogno .ed è stata protagonista di quello che é chiamato da Eric J. Hobsam “Il secolo breve”.
Vorrei ricordare le parole di Carla Capponi ad una giovane donna:
Ogni epoca del nostro vivere ci riserva, purtroppo difficoltà e pericoli. Il fatto è che essi hanno tempi diversi: il mio del passato e il vostro dell’avvenire. Presentano anche per questo, aspetti diversi che possono, se superati il senso di una gratificazione, di un equilibrio ritrovato, di una “vittoria” conseguita e allora la misura dei sentimenti è identica: che tu abbia superato un esame difficile a scuola – uno dei primi traguardi – o che tu sia riuscita a salvarti da un arresto delle SS gettandoti dalla finestra e scappando nel buio della notte. E’ solo la spettacolarità della vicenda che ci illude sul valore di quella prova, credimi. Ogni atto della nostra vita richiede prontezza decisione, impegno, volontà determinazione, ma soprattutto “cuore”, e anche un poco di fortuna, che consiste in quell’insieme di fatti coincidenti che ti aiutano, se riesci a vincere l’indolenza e la sfiducia in te stessa.
Ricordare le motivazioni per la MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE.
«Partigiana volontaria ascriveva a sé l’onore delle più eroiche imprese nella caccia senza quartiere che il suo gruppo d’avanguardia dava al nemico annidato nella cerchia dell’abitato della città di Roma. Con le armi in pugno, prima fra le prime, partecipava a decine di azioni distinguendosi in modo superbo per la fredda decisione contro l’avversario e per spirito di sacrificio verso i compagni in pericolo. Nominata vice comandante di una formazione partigiana guidava audacemente i compagni nella lotta cruenta, sgominando ovunque il nemico e destando attonito stupore nel popolo ammirato da tanto ardimento. Ammalatasi di grave morbo contratto nella dura vita partigiana, non volle desistere nella sua azione fino a fondo impegnata per il riscatto delle concusse libertà. Mirabile esempio di civili e militari virtù del tutto degna delle tradizioni di eroismo femminile del Risorgimento italiano.»
— Roma, 8 settembre 1943 – 6 giugno 1944.
L’azione a Via Rasella e il conseguente eccidio alle Fosse Ardeatine é ricordare un atto eroico di persone normali come Carla Capponi e Rosario Bentivegna
Nel tempo del CORONAVIRUS ricordare Carla Capponi, é ricordare una giovane donna che in un momento di difficoltà ha deciso di dare il suo contributo, come stanno facendo molte persone comuni in Italia in questo periodo di grande difficoltà. mettendosi in gioco con atti di grande generosità.