Il Quirino di Roma è un teatro che brilla di luce propria, non conta sulle insufficienti sovvenzioni ma sulla capacità personale di creare: talento che nasce, oltre che dall’ottimo repertorio, dall’intelligenza nei rapporti umani – non solo degli artisti ma anche delle maestranze – binomio che permette un’esistenza longeva.
Il logo di un grande aglio a spicchi vara il nuovo cartellone, non più firmato da Geppy Gleijeses, ma dalla fiducia di chi sa e vuole prendere il testimone. “Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male”: questa la citazione di Edoardo De Filippo che accompagna la pianta medicinale, simbolo della stagione 2023 – 2024.
Immagine che la dice lunga sullo spirito degli artisti che sono sopravvissuti al periodo del Covid e alla conseguente inflazione peggiorata dalla guerra. Il direttore Guglielmo Ferro e l’amministratore delegato Rosario Coppolino ringraziano il pubblico pagante per aver permesso la sopravvivenza del teatro e annunciano di aver dovuto, loro malgrado, alzare il prezzo del biglietto, ma solo al costo di un caffè. Le opere che ci aspettano sono davvero affascinanti e interpretate dai nostri migliori talenti. Nel cartellone che diamo per esteso troverete i nomi più affermati sulla nostra scena: da Alessandro Haber, a Rocco Papaleo, a Pino Insegno, Monica Guerritore, Moni Ovadia, Tullio Solenghi, Neri Marcoré sino al finale con la straordinaria Milena Vukotic, alla quale il passare degli anni dona gran classe.
Il cartellone 2023 – 2024
Dal 19 al 29 ottobre 2023 apre una riduzione de “La coscienza di Zeno”, romanzo di Italo svevo, scrittore tra più importanti del secolo scorso, protagonista Alessandro Haber, regista Paolo Valerio. Libro dal timbro psicoanalitico, narra le memorie di Zeno, un uomo in cerca di guarigione impigliato nella ragnatela di conflitti universali.
Dal 31 ottobre al 5 novembre segue “L’ispettore generale”, dal capolavoro satirico di Nikolaj Gogol, una commedia degli equivoci con Rocco Papaleo e la regia di Leo Muscato.
Dal 7 al 12 novembre Alessia Navarro e Pino Insegno in “Oggi sposi … sentite condoglianze”, diretto da Siddharta Prestinari.
Dal 14 al 19 novembre “Romeo e Giulietta” di William Shakesperae con la regia di Gigi Proietti.
Dal 21 novembre al 3 dicembre Giuseppe Zeno ed Euridice Axen in “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto” di Lina Wertmuller, diretto da Marcello Cotugno.
Dal 5 al 10 dicembre Maria Amelia Monti e Marina Massironi “Il marito invisibile” scritto e diretto da Edoardo Erba, esilarante commedia sulla scomparsa della nostra vita di relazione.
Dal 12 al 17 dicembre Galatea Ranzi in Anna Karenina di Lev Tolstoj, per la regia di Luca De Fusco.
Dal 23 dicembre al 7 gennaio 2024 Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli in L’anatra all’arancia di W.D. Home e M. G. Sauvajon, regia di Claudio Greg Gregori
Dal 9 al 21 gennaio 2024 Monica Guerritore e Claudio Casadio in Ginger e Fred di Federico Fellini, adattamento e regia di Monica Guerritore
Dal 23 al 28 gennaio 2024 Alessandro Benvenuti in “Falstaff a Windsor” liberamente tratto da “Le allegre comari di Windsor” di William Shakespeare, adattamento e regia di Ugo Chiti.
Dal 20 gennaio al 4 febbraio 2024 Giorgio Pasotti in “Racconti disumani” di Franz Kafka, uno spettacolo di Alessandro Gassmann.
Dal 6 all’11 febbraio 2024 “Otello” di William Shakespeare, regia Andrea Baracco.
Dal 13 all’8 febbraio 2024 Moni Ovadia e Mariangela Bargilli in “Assassinio nella cattedrale” di Thomas Stearns Eliot, regia di Guglielmo Ferro
Dal 20 febbraio al 3 marzo 2024 Enrico Guarneri e Nadia De Luca “Storia di una Capinera” di Giovsnni Verga, regia di Guglielmo Ferro
Dal 12 al 24 marzo 2024 Pippo Pattavina in “Pensaci, Giacomino!” di luigi Pirandello, regia di Guglielmo Ferro
Dal al 14 aprile 2024 Tullio Solenghi e Elisabetta Pozzi “ I maneggi per maritare una figlia” di Nicolò Bacigalupo, regia Tullio Solenghi
Dal 16 al 28 aprile 2024 Neri Marcoré in “La buona Novella” di fabrizio De André, drammaturgia e regia Giorgio Gallione
Dal 30 aprile al 5 maggio 2024 “A spasso con Daisy” di Alfred Uhry, regia di Guglielmo Ferro, con Salvatore Marino, Maximilian Nisi e Milena Vukotic