Processo Zaki, il giudice non si presenta e si rinvia al 18 luglio: gradasso disprezzo per i diritti umani 

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Il fatto che il giudice neanche si sia presentato, oggi, per la decima udienza del processo è un segno di gradasso disprezzo per i diritti umani da parte della magistratura egiziana. Siamo di fronte a un altro rinvio abnorme di oltre due mesi.

Patrick trascorrerà il suo 32esimo compleanno, il quarto consecutivo, ancora privo della completa libertà. La sua speranza di poter tornare a Bologna, a metà luglio, per prendere finalmente la laurea svanisce anche questa volta. È un accanimento assurdo del quale bisogna che le istituzioni italiane chiedano conto al governo del Cairo. Patrick sta subendo una persecuzione crudele, che lo costringe a rimanere intrappolato in una vicenda giudiziaria in cui è del tutto innocente.

Tutte le persone, le istituzioni e le associazioni che hanno manifestato ieri a Bologna torneranno in piazza ancora una volta, alla vigilia della prossima udienza, per chiedere l’assoluzione di Patrick e il suo ritorno in Italia”.

 


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