Prima di tutto il bene del Sindacato quale casa comune di tutta la categoria, che si trova a fronteggiare una crisi sociale, economica, culturale e professionale mai così grave.
Serve unità e coesione su contenuti e progetti politici. La dirigenza uscita dal Congresso di Riccione eletta dalla maggioranza di Controcorrente ha assunto ruoli e responsabilità chiare.
Chiedere pretestuosamente le dimissioni del presidente della Fnsi Vittorio Di Trapani per fatti accaduti all’interno dell’Usigrai – e che sono stati portati all’attenzione della magistratura dall’attuale segretario del sindacato di base della Rai, Daniele Macheda – ha come unica conseguenza quella di indebolire la Fnsi. A chi giova? Il Sindacato giornalisti Veneto, che si riconosce in Controcorrente che ha espresso anche la segretaria generale della Fnsi Alessandra Costante, auspica che si arrivi al più presto a un confronto non più procrastinabile in sede politica, riportando la dialettica sindacale sui contenuti per il bene del Sindacato e della categoria.