A 45 anni dall’uccisione di Aldo Moro e il ritrovamento del suo corpo nella Renault rossa in Via Caetani, Piero Badaloni, in un podcast realizzato con RADIO UNO della Rai, ripercorre quella che ritiene essere stata l’ultima battaglia del leader della DC nel corso dei drammatici 54 giorni di prigionia.
Il podcast , ascoltabile da oggi, racconta l’ultima battaglia politica e umana di Aldo Moro, fatta attraverso decine di lettere scritte a vari interlocutori dalla prigionia in cui lo avevano relegato le brigate rosse, con le quali tentò invano di salvarsi la vita. “Sono stato ucciso tre volte- confidò alla moglie in una lettera mai recapitata dai brigatisti – per insufficiente protezione, per rifiuto della
trattativa, per la politica inconcludente”.
E’ il messaggio di una persona non più capace di intendere e di volere, come in tanti vollero da subito far credere che fosse diventato Moro dopo il rapimento? Era già decisa la sua sorte, come scrisse in un libro 30 anni dopo il sequestro, il consulente americano del ministro dell’interno inviato dal presidente Carter?
Le testimonianze raccolte da Badaloni, confermano i sospetti più volte espressi da Moro, di condizionamenti esterni sia per le Brigate Rosse che per il governo italiano nella gestione del sequestro.
Chi fece fallire all’ultimo le trattative segrete? e chi dette l’ordine di uccidere il presidente della DC?
Sono gli interrogativi a cui il podcast cerca di dare una risposta, partendo dalle lettere di Aldo Moro.