Ancora una volta l’attacco non è mascherato, non è nascosto, è palese, evidente. Il governo non antifascista – credo che dovremmo tutti chiamarlo solo così – convoca i sindacati 12 ore prima e vara in questo giorno, peraltro festeggiato a livello mondiale, un decreto che andrebbe chiamato precarietà, che ripristina mani totalmente libere per i datori di lavoro con contratti a termine i più disparati, a fronte di 15 euro di risparmio di tasse per i lavoratori dipendenti.
L’ex sindaco Alemanno, i cui disastri noi romani non abbiamo dimenticato, con franchezza dice che lui non è antifascista come il 30 per cento degli italiani. Può essere vero, anzi, diciamo che lo è.
Ma dunque un intero paese che nasce da una Costituzione inequivocabilmente antifascista deve essere governata da una presidente del consiglio e da un nucleo di potere che rifiuta l’antifascismo. Questa che è ormai una evidenza dovrebbe francamente essere tenuta sotto attenta osservazione da tutte le più alte cariche dello stato che,come è ovvio, della Costituzione antifascista hanno fatto il senso stesso della loro carica e del loro impegno.
Dunque, dopo il 25 aprile, anche il 1 maggio è sotto attacco, anche in chiave preventiva, perché il concertone dura molto a lungo e finisce a tarda sera, c’è anche il palco degli amici di Taranto che da dieci anni combattono per la loro martoriata città, schiacciata ancora oggi dalla scelta lavorare o ammalarsi e morire. Pericolosi luoghi sovversivi dove si chiederanno diritti, lavoro non precario, democrazia, libertà e valori antifascisti.
La società italiana è antifascista, chiede lavoro pagato equamente, asili nidi e aiuti al lavoro delle donne, infrastrutture utili, una sanità pubblica che rispetti i valori da cui è nata e tuteli tutti, ma proprio tutti, nello stesso modo. Articolo 21 con centinaia di altre organizzazioni sta facendo il suo meraviglioso lavoro di costante, quotidiana difesa dei più deboli e contro le diseguaglianze, di difesa dei valori costituzionali su cui nasce l’associazione stessa.
Non possiamo stancarci e non possiamo perdere neanche un minuto. Il governo non antifascista ha legami internazionali con il potere non antifascista che già domina una bella fetta di mondo a ovest e a est. Pensiamoci sempre. Buona festa del lavoro|