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Il clima di sospetto alimentato dalla maggioranza di Stampa Romana

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“Nella riunione del Direttivo di Stampa Romana, avevamo all’ordine del giorno i temi di politica sindacale più importanti del momento. La maggioranza ha monopolizzato il dibattito sulla questione Usigrai con illazioni, falsità e una malevola volontà di diffondere un clima di sospetto sulla gestione del sindacato”, comincia così il duro comunicato di Controcorrente Lazio stilato all’esito del Direttivo dell’associazione regionale che si è tenuto mercoledì. “Abbiamo presentato un documento che chiedeva un confronto con il segretario Usigrai sui motivi che lo hanno portato a chiedere l’intervento della magistratura e questo documento è stato bocciato (14 i nostri voti a favore e 21 quelli contrari della maggioranza). – si legge nella nota – Una brutta pagina nella storia di Stampa Romana a riprova che la maggioranza non è interessata a discutere le questioni sindacali che riguardano la vita quotidiana dei colleghi, ma a fare solamente strumentalizzazioni politiche senza attendere gli esisti delle indagini sollecitate dalla stessa dirigenza Usigrai. L’ammanco nelle casse dell’Usigrai, denunciato tempestivamente con un esposto alla Procura dal suo segretario e subito comunicato in piena trasparenza, crea ovvia preoccupazione tra gli iscritti e i dirigenti del sindacato Rai che sono tutti, in questa vicenda, parte lesa. In attesa che la magistratura, e gli accertamenti interni avviati, possano portare elementi di conoscenza reali sui fatti, per ora coperti da segreto istruttorio, constatiamo con dispiacere la strumentalità con la quale le componenti di maggioranza di Stampa Romana pretendevano di utilizzare questa dolorosa vicenda per attaccare con toni giustizialisti e fatti non aderenti alla realtà delle cose i vertici sindacali. Invocando dimissioni e vagheggiando di congressi statutari che non spetta loro ipotizzare”.


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