BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Ignobili speculazioni e provocazioni dell’ultradestra di Governo e dei loro media

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Una sequenza di alluvioni valutata da tutti, ma proprio tutti, gli scienziati e i climatologi senza precedenti: questa è la tragedia in corso in Emilia Romagna, dove accanto al disastro si materializza ancora una volta l’Italia migliore, solidale, costruttiva, tenace, forte.
Ma questo non ha alcun valore per la seconda carica dello stato (che è lì per colpe anche di altre parti politiche fuori dalla maggioranza), visto che il presidente del Senato Ignazio La Russa lancia pesantemente la provocazione ai giovani di “Ultima generazione” e agli ecologisti: andate a spalare in Romagna. E dove sono quei giovani già da giorni? Ad aiutare i paesi alluvionati, come alcuni media che ancora fanno cronaca e non propaganda ci hanno fatto vedere in presa diretta. Auspicando che presto il presidente La Russa torni a rilassarsi nella sua casa godendosi la vista dei busti di Mussolini e smetta di fare danni agli italiani, ci permettiamo di essere lievemente disgustati anche da una parte di nostri colleghi. I titoli come “l’alluvione mette sott’acqua il PD”, il cemento è colpa degli ambientalisti, l’ecologia impedisce di costruire gli argini, i pensieri associati fra alluvionati e sconfitta del Milan (Salvini) e così via sono e resteranno esempi nefasti di ignobile speculazione e sciacallaggio sui morti e sulle tragedie. E francamente non ci conforta che la capa del governo mostri le foto dell’alluvione al G 7, forse poteva tornare in Italia due giorni prima e varare subito dei provvedimenti di aiuto a una terra che con orgoglio e dignità sta facendo come ha sempre fatto: riparte da sola. Undici anni fa la regione fu colpita da un terremoto disastroso: quei paesi oggi sono ricostruiti e tutto è di nuovo in funzione. Grazie agli abitanti e agli amministratori di quelle terre. Sarà così di nuovo, e i fatti risponderanno alle provocazioni e alle speculazioni. Il più forte nemico del potere è sempre, come diche Kundera, la verità.


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