Siamo stanchi di allestire comitati in cui chiediamo verità e giustizia. È accaduto per i fatti di Genova, sta accadendo da sette anni per Giulio Regeni, e prim’ancora per piazza Fontana, piazza della Loggia, Ustica, la strage di Bologna e molte altre tragedie che rientrano, a pieno titolo, fra i punti oscuri del nostro Paese.
Alessandra Ballerini, avvocatessa della famiglia Regeni, attivista per i diritti umani e cara amica della nostra associazione, racconta sessanta esperienze di lotta e di speranza in un libro intitolato “La vita ti sia lieve. Storie di migranti e altri esclusi”. Si parte dalla notte della Diaz, dalle mani insanguinate di Lena Zühlke che lasciano traccia di sé su un muro bianco e si arriva a Lampedusa, a Ventimiglia e in altri mille luoghi intrisi di dolore, in cui l’umanità sembra essersi smarrita. Eppure siamo ancora qui, a batterci e a manifestare, come faremo il prossimo 31 maggio, davanti a piazzale Clodio, in nome di Giulio Regeni e dei tanti Giulio che, in Egitto e non solo, perdono la vita per tornare a coniugare verità è giustizia.
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