Articolo 21, come sempre, oggi 31 maggio, sarà davanti al Tribunale di Roma, a piazzale Clodio, alle 10, per accogliere Paola e Claudio, i genitori di Giulio Regeni, la loro legale Alessandra Ballerini, le amiche e gli amici di “Giulio siamo noi” e quanti vorranno portare la loro solidarietà, ma anche manifestare l’indignazione di chi ancora reclama verità e giustizia.
Tutte e tutti in attesa di sapere se la Corte Costituzionale darà il via libera, anche in contumacia, al processo contro i quattro imputati, tutti militari, egiziani, amici di Al Sisi, accusati di essere sequestratori, torturatori, assassini di Giulio.
Nel frattempo il Governo italiano, che ha intensificato i rapporti commerciali con l’Egitto, non ha mai fatto sapere quali siano state le importanti rivelazioni e le promesse di collaborazione fornite loro dal dittatore egiziano; cresce cosi il fondato sospetto che siano state parole scritte sulla sabbia, anzi nel deserto, tanto per guadagnare tempo e non presentarsi in aula per rispondere alle domande dei giudici, che pure avevano convocato la Presidente del Consiglio.
Continuare ad essere presenti significa anche tutelare la Costituzione, difendere la dignità nazionale, rifiutare il “potere segreto”, riaffermare quei valori di trasparenza e dignità che fondano lo stesso articolo 21 della Costituzione
Per questo ci permettiamo di chiedere a tutte le associazioni dei giornalisti di esserci, di raccontare questa udienza che potrebbe rivelarsi decisiva, e di dare voce, ancora una volta, a quanti continuano e continueranno, sino alla fine, a reclamare verità e giustizia per Giulio Regeni e per le Giulie e i Giulio di ogni parte del mondo.
(Nella foto l’ultima manifestazione in piazzale Clodio)
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