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“Dalìland”, Salvador Dalì limiti dell’uomo e grandezza dell’artista

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Esce in Italia il 25 maggio “Dalìland”, biografia degli ultimi decenni dell’artista spagnolo, vissuto tra il 1904 e il 1989. La regista Mary Harron inizia a raccontarlo nel 1973, a sessantanove anni, quando Salvador Dalì soggiornava, come sempre a New York all’hotel Ritz a un costo assurdo, per preparare insieme alla moglie Gala la prossima personale.  James, uno stagista di galleria fu inviato a incontrarlo e venne scelto come assistente dal pittore, che per la bellezza tipica dell’arte rinascimentale, lo soprannominò San Sebastian. La moglie Gala, donna ormai matura, tentò subito con poca eleganza un approccio sessuale. Dalì sapeva dei suoi tradimenti e ne soffriva, ma era succube e non si ribellò mai. Aveva nei confronti della donna la dipendenza di un bambino con la madre e, quando lei non c’era, soffriva di violente crisi d’ansia.

Il Dalì che il giovane James conobbe era un uomo in fase calante, che conduceva una vita logorante dal punto di vista economico e fisico. Per di più spronato da una moglie attaccata parossisticamente al denaro. Party a base di alcolici e droga, dove è protagonista un artista che dietro gli eccessi tradisce l’avanzare del parkinson, la paura della morte e le sue nevrosi, danno un ritratto che alla genialità del pittore include i limiti umani. Costretto a produrre per finanziare il suo spropositato stile di vita, con una pletora di vassalli che cercavano di spremergli denaro anche in maniera truffaldina, moglie compresa, Salvador Dalì è un’anima sul viale del tramonto.

I quadri del pittore non sono centrali nel film e si intuiscono solo in fieri. Conta di più il rapporto con i modelli e le modelle, il dietro le quinte della costruzione delle sue opere. Centrale è il nesso gli eccessi del piacere, la sessualità di Dalì che, pur così pullulante nella sua arte, nella vita viene raccontata come misteriosa e praticata poco, forse proprio per questo soddisfatta per vie traverse. Ben Kingsley nella parte di Salvador Dal’è a dir poco è straordinario. Con lui i comprimari da Barbara Sukova la moglie, a Christopher Briney l’assistente, a tutti gli altri personaggi del cast. Credibili le atmosfere create da Mary Harron, che con classe ha saputo dar vita al ritratto di un genio, con affetto ma senza complessi di subalternità. Un film vedere.

 

 

Data di uscita:25 maggio 2023

Genere:Biografico, Drammatico

Anno:2022

Regia:Mary Harron

Attori:Ben KingsleyBarbara SukowaEzra MillerChristopher BrineyRupert GravesAndreja PejicAlexander BeyerMark McKenna

Paese:USA

Durata:104 min

Distribuzione:Plaion Pictures

Sceneggiatura:John Walsh

Fotografia:Marcel Zyskind

Montaggio:Alex Mackie

Musiche:Edmund Butt

Produzione:Zephyr Films, Pressman Film, Room 9 Entertainment, Neon Productions, Popcorn Group, Serein Productions

 


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