Un bel pomeriggio di primavera ha accompagnato la passeggiata della libertà ieri a Latina in tandem tra due punti della città che rappresentano, ciascuno a suo modo, le battaglie per i diritti civili, per la la verità e giustizia. Prima tappa presso il monumento a Sandro Pertini di una delegazione di Articolo 21 e Anpi che ha esposto cartelli con i nomi di alcuni dei giornalisti e intellettuali perseguitati e uccisi durante il fascismo, tra cui i Fratelli Rosselli, Antonio Gramsci, Ezio Cesarini… La seconda tappa presso la panchina dedicata a Mario Paciolla, il giornalista napoletano e cooperante Onu morto in Colombia per cause che troppo in fretta si volevano ricondurre al suicidio mentre ci sono plurimi elementi che portano a tutt’altra pista.
“Latina si conferma con questa iniziativa che rientra tra le prime del programma nazionale del 25 aprile 2023 come la città dei diritti, della libertà, delle dignità- – ha detto Giuseppe Giulietti, coordinatore dei circoli di Articolo 21 – Le panchine già dedicate a Peppino Impastato, la piazza Alpi-Hrovatin, la panchina per Paciolla sono il simbolo di scelte precise, ci saranno poi spazi dedicati a Regeni, Rocchelli, Siani e sono dediche di Articolo 21 a questa città. Ringrazio Latina, l’Anpi, tutte le donne e gli uomini che hanno a cuore la Costituzione e i diritti che essa afferma, come li aveva a cuore Sandro Pertini, un giornalista anche lui. E’ fondamentale ricordare i giornalisti uccisi dai regimi di ieri e di oggi, dalle mafie e da chi vorrebbe veder trionfare l’oscurità sulla libertà di espressione”. A seguire il direttore dell’Istituto Altiero Spinelli, Mario Leone ha ricordato Eugenio Colorni, “una figura importantissima della Resistenza antifascista, un socialista che ha iniziato la sua attività in Giustizia e Libertà e che durante il confino a Ventotene, con Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, ha contribuito al manifesto di Ventotene, in seguito ha collaborato con l’avanti clandestino”.
“Latina si conferma con questa iniziativa che rientra tra le prime del programma nazionale del 25 aprile 2023 come la città dei diritti, della libertà, delle dignità- – ha detto Giuseppe Giulietti, coordinatore dei circoli di Articolo 21 – Le panchine già dedicate a Peppino Impastato, la piazza Alpi-Hrovatin, la panchina per Paciolla sono il simbolo di scelte precise, ci saranno poi spazi dedicati a Regeni, Rocchelli, Siani e sono dediche di Articolo 21 a questa città. Ringrazio Latina, l’Anpi, tutte le donne e gli uomini che hanno a cuore la Costituzione e i diritti che essa afferma, come li aveva a cuore Sandro Pertini, un giornalista anche lui. E’ fondamentale ricordare i giornalisti uccisi dai regimi di ieri e di oggi, dalle mafie e da chi vorrebbe veder trionfare l’oscurità sulla libertà di espressione”. A seguire il direttore dell’Istituto Altiero Spinelli, Mario Leone ha ricordato Eugenio Colorni, “una figura importantissima della Resistenza antifascista, un socialista che ha iniziato la sua attività in Giustizia e Libertà e che durante il confino a Ventotene, con Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, ha contribuito al manifesto di Ventotene, in seguito ha collaborato con l’avanti clandestino”.
“Le panchine per i giornalisti morti nell’esercizio del loro lavoro sono parte di un progetto più ampio di diffusione della conoscenza del sacrificio di colleghi uccisi perché raccontavano verità scomode e ciò ci dimostra che la difesa della libertà di espressione è necessaria a tutte le latitudini in qualunque periodo storico”, ha detto Graziella Di Mambro, responsabile legalità di Articolo 21. Alla passeggiata della libertà hanno preso parte Patrizia Migliozzi e Fabio D’Achille di Mad, che hanno contribuito alla realizzazione del progetto delle panchine per i giornalisti uccisi e dato vita insieme a Graziella Di Mambro e Giuseppe Giulietti all’avvio del futuro presidio di Articolo 21 a Latina.
il VIDEO
(Nelle foto alcuni momenti dell’iniziativa che si è svolta a Latina)







