80 anni dalla Liberazione, verso il 25 aprile 2025

Un pomeriggio nel segno della libertà e della Resistenza a Latina

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Un bel pomeriggio di primavera ha accompagnato la passeggiata della libertà ieri a Latina in tandem tra due punti della città che rappresentano, ciascuno a suo modo, le battaglie per i diritti civili, per la la verità e giustizia. Prima tappa presso il monumento a Sandro Pertini di una delegazione di Articolo 21 e Anpi che ha esposto cartelli con i nomi di alcuni dei giornalisti e intellettuali perseguitati e uccisi durante il fascismo, tra cui i Fratelli Rosselli, Antonio Gramsci, Ezio Cesarini… La seconda tappa presso la panchina dedicata a Mario Paciolla, il giornalista napoletano e cooperante Onu morto in Colombia per cause che troppo in fretta si volevano ricondurre al suicidio mentre ci sono plurimi elementi che portano  a tutt’altra pista.
“Latina si conferma con questa iniziativa che rientra tra le prime del programma nazionale del 25 aprile 2023 come la città dei diritti, della libertà, delle dignità-  – ha detto Giuseppe Giulietti, coordinatore dei circoli di Articolo 21 – Le panchine già dedicate a Peppino Impastato, la piazza Alpi-Hrovatin, la panchina per Paciolla sono il simbolo di scelte precise, ci saranno poi spazi dedicati a Regeni, Rocchelli, Siani e sono dediche di Articolo 21 a questa città. Ringrazio Latina, l’Anpi, tutte le donne e gli uomini che hanno a cuore la Costituzione e i diritti che essa afferma, come li aveva a cuore Sandro Pertini, un giornalista anche lui. E’ fondamentale ricordare i giornalisti uccisi dai regimi di ieri e di oggi, dalle mafie e da chi vorrebbe veder trionfare l’oscurità sulla libertà di espressione”. A seguire il direttore dell’Istituto Altiero Spinelli, Mario Leone ha ricordato Eugenio Colorni, “una figura importantissima della Resistenza antifascista, un socialista che ha iniziato la sua attività in Giustizia e Libertà e che durante il confino a Ventotene, con Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, ha contribuito al manifesto di Ventotene, in seguito ha collaborato  con l’avanti clandestino”.
“Le panchine per i giornalisti morti nell’esercizio del loro lavoro sono parte di un progetto più ampio di diffusione della conoscenza del sacrificio di colleghi uccisi perché raccontavano verità scomode e ciò ci dimostra che la difesa della libertà di espressione è necessaria a tutte le latitudini in qualunque periodo storico”, ha detto Graziella Di Mambro, responsabile  legalità di Articolo 21. Alla passeggiata della libertà hanno preso parte Patrizia Migliozzi e Fabio D’Achille di Mad, che hanno contribuito alla realizzazione del progetto delle panchine per i giornalisti uccisi e dato vita insieme a Graziella Di Mambro e Giuseppe Giulietti all’avvio del futuro presidio di Articolo 21 a Latina.
(Nelle foto alcuni momenti dell’iniziativa che si è svolta a Latina)

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