Quando le chiedevano se l’invenzione della minigonna fosse stata sua o di Courreges, l’indimenticabile Mary Quant diceva saggiamente: non so se mia o sua, la verità è che era nell’aria.
Già, era nell’aria in quell’inizio dei favolosi anni ’60, destinati ad essere il decennio più rivoluzionario e allegro del ‘900. Nell’aria. Riflettiamo su questo.
Nel 2018, governo Lega e 5 stelle. si è cominciato a registrare un aumento di casi di intolleranza verso le persone di etnie diverse (ricordiamo come episodio più eclatante l’assalto ad un immigrato da parte di Traini a Macerata), frequentissime nelle ultime settimane, come le aggressioni, fisiche e non solo verbali, nei confronti delle persone omosessuali.
E siamo arrivati alle palesi violazioni della privacy e alla strumentalizzazione anche da parte delle istituzioni sanitarie, della vicenda del bambino affidato alla “culla per la vita” di Milano, i cui precedenti nessuno conosceva perché, ovviamente, non se ne parlava e non se ne dovrebbe parlare.
Con profonda angoscia, poi, ci domandiamo se qualcosa abbia influito sui ritardi e gli errori commessi a Cutro e che hanno portato a quella immane tragedia.
Quello che unisce vicende ed eventi così diversi io credo si possa riassumere nelle parole di Mary Quant: era nell’aria. E’ l’aria inquinata dalle posizioni razziste, omofobe, intolleranti che molti, troppi esponenti di questa maggioranza politica e anche di questo governo non esitano ad ostentare, a diffondere, a propagandare. I danni non si fanno soltanto con le leggi, i danni si fanno moltissimo con le parole. Emergenza, pericolo, invasione…
E’ un argomento difficile che troppi si ostinano a negare, ma sta passando quest’aria di arretramento sull’accoglienza e sui diritti cominciando ad influenzare fasce di popolazione che prima avevano atteggiamenti e comportamenti diversi, più aperti alla solidarietà e al rispetto.
Dobbiamo cambiare l’aria, non solo quella atmosferica. Questa è inquinata e pericolosa, fa male. Il 25 aprile è un giorno in cui ogni singolo cittadino può fare la sua parte per cambiare questa cupa aria di regressione, di repressione, di egoismo, di disumanità. Diffondiamo l’aria buona della tolleranza, della costituzione, dei diritti, del rispetto, insomma della libertà.