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Sentenza trattativa Stato-mafia. Un’umiliazione che oltraggia il sacrificio di alcuni Servitori dello Stato…

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Quello che colpisce nell’esito giudiziale della trattativa Stato-mafia è la cessione di sovranità nazionale a un’organizzazione criminale. Di fronte alle stragi mafiose che gli inquirenti non riescono a fermare, alti funzionari dello Stato scendono a patti con i boss. Patti in primo grado condannati, in secondo derubricati a iniziative a fin di bene, in Cassazione dichiarati non reati. Ma quelli – i patti – rimangono nella cronaca nazionale, come pagine di disonore civile.

Un’umiliazione che oltraggia il sacrificio di Servitori dello Stato che – ignari della trattativa – hanno contrastato la mafia fino a pagare con la vita il loro impegno. Ora, dopo la sentenza della Cassazione, rimane l’amarezza per uno Stato che, mentre celebra gli eroi dell’antimafia, non riesce a prendere le distanze dai suoi rappresentanti, che hanno usato l’ambiguità come pragmatismo tossico.

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