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Ponte alle Grazie in libreria dal 18 aprile con l’inchiesta
MELONI SEGRETA
Origini, ascesa e trionfo di una lady di ferro vestita di nero
di Andrea Palladino
pagine 256 – 16,80 euro – collana Inchieste
L’ascesa di Giorgia Meloni è la costruzione di una leader, spendibile e vincente. Steve Bannon, nel 2018, spiegava: “Metti una faccia ragionevole al populismo di destra e sarai eletto”. La crescita di Fratelli d’Italia è il laboratorio europeo che vuole rendere accettabile e popolare l’antico male dell’Europa, sconfitto nel 1945.
Dietro il perbenismo conservatore di Giorgia Meloni torna il milieu in doppio petto grigio dell’Italia anni ’70, incarnato da Almirante e dal Movimento sociale italiano. Leggevano il Borghese, odiavano il comunismo, tifavano Pinochet. Nelle piazze nasceva intanto una nuova destra giovanile: Tolkien, Evola e Jünger sul comodino. Quarant’anni dopo Giorgia Meloni sintetizza quei due mondi, cercando di unire Atreju all’ECR, la celtica al doppio petto. Un saggio che attraversa la nascita della nuova destra, la carriera istituzionale di Giorgia Meloni dai suoi primi passi, l’arrivo in Parlamento, le battaglie contro le ong e i migranti, i rapporti con gli USA e con la destra nazionalista mondiale e molto altro.
Meloni segreta è un viaggio nel mondo di Giorgia Meloni, tra affari del suo entourage mai emersi prima, legami con la destra profonda, simboli e richiami all’immaginario post-fascista. Da dama nera della Roma missina al ruolo di nuova Lady di Ferro europea, con solidi link trumpiani.
Andrea Palladino (Milano, 1965) ha realizzato inchieste sulle ecomafie, sulla criminalità organizzata e sull’estrema destra per diverse testate italiane (L’Espresso, la Repubblica, La Stampa, il Fatto quotidiano, Domani, il manifesto, Famiglia cristiana, The Post Internazionale) ed europee (Le Monde). Ha collaborato a inchieste televisive per Spotlight di Rainews24 e Report di Rai 3. Ha vinto il primo premio per il giornalismo d’inchiesta «Gruppo dello zuccherificio» per un’inchiesta su Ilaria Alpi pubblicata su «Il Fatto quotidiano». Nel 2017 e nel 2021 ha ricevuto il premio «Articolo 21» per le inchieste sull’estrema destra. Ha pubblicato, tra l’altro, Trafficanti (Laterza, 2012), Europa identitaria (manifestolibri, 2018) e Il ritorno del Reich (con A. Barranca, Round Robin, 2022).
