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ControCorrente Lazio: «Avvocati penalisti decidono di querelare Report; ennesimo tentativo di intimidire chi esercita il diritto/dovere di informare»

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Giornalisti e giornaliste di Controcorrente Lazio rilevano con preoccupazione come continui l’abuso dello strumento della querela al fine di intimidire i giornalisti per impedire che svolgano il proprio compito di informare liberamente e legittimamente l’opinione pubblica; compito che la nostra Costituzione riconosce loro, tutelandolo e difendendolo.
Troviamo ingiustificata e intimidatoria la presa di posizione degli avvocati penalisti della Camera penale di Roma di minacciare di querela la trasmissione Report e il suo responsabile, Sigfrido Ranucci: “rei”, secondo quanto affermato dagli stessi accusatori, di avere mandato in onda un servizio giornalistico a loro sgradito. In realtà, si è trattato di una corretta citazione di cronaca di documenti ufficiali esistenti e non secretati della Commissione antimafia e di avere correttamente riportato l’opinione del pm Di Matteo intervistandolo.
Ci saremmo aspettati che la Camera penale di Roma, anziché tentare di intimidire chi sta svolgendo il proprio lavoro, correttamente e legittimamente, avesse prodotto ogni sforzo per portare trasparenza e chiarezza laddove si ipotizzano, in atti ufficiali, preoccupanti opacità e zone d’ombra.
Restiamo pertanto saldamente e decisamente al fianco di Sigfrido Ranucci e della redazione di Report, cui riconosciamo di avere svolto il proprio lavoro in assoluta correttezza e imparzialità.


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