“La libertà è un modo di essere. Un uomo è libero, se il suo spirito è libero. Io sono libero e tu?”: proprio con le sue intense parole e nel “commosso ricordo di un cooperante italiano scomparso in Colombia”, oggi, martedì 28 marzo, è stata apposta dal Comune di Napoli una targa in onore di Mario Paciolla, nel giorno in cui avrebbe compiuto 36 anni. Il luogo del tributo, scelto dai genitori Anna Motta e Pino Paciolla, è in un piccolo parco, molto frequentato dai ragazzi e bambini della zona, in Via Francesco Dell’Erba. Strada del popoloso quartiere del Vomero. Dove già nel 2021, all’attivista e giornalista partenopeo, era stato dedicato un murales, realizzato dall’artista Luca Carnevale su iniziativa del “Comitato Giustizia per Mario Paciolla”, artefice anche dell’iniziativa di stamane. Soprattutto uno dei luoghi della gioventù di Mario, grande appassionato di basket e parte della comunità cestistica. Quando da provetto playmaker “chiamava” il gioco, come faceva nella sua coraggiosa professione di “costruttore di pace”.
“L’omicidio di Mario non è trattato come un caso nazionale – ha detto la madre, Anna Motta – noi continuiamo a chiedere verità, ma una verità che sia credibile e che non mortifichi le nostre intelligenze. La storia ci insegna che Napoli, ce l’ha sempre fatta da sola e sono sicura che vincerà anche in questa sfida”. E per raccogliere testimonianze in forma anonima che in qualche misura possano aiutare a raggiungere la verità sulla morte del giovane, avvenuta nel suo appartamento di S. Vicente del Caguán il 15 luglio 2021, nei mesi scorsi la famiglia ha lanciato la piattaforma del tutto anonima e online, marioveritas.org, ed anche in questa circostanza la madre di Mario ha ribadito il suo appello affinché chi sa qualcosa parli senza timore.
“Oggi la città testimonia non solo la vicinanza alla famiglia che si trova ancora al buio e non ha ancora trovato le ragioni per un evento inaccettabile e doloroso – ha affermato Laura Lieto, vicesindaco di Napoli – ma è anche il giorno in cui la città ricorda Mario, un giovane napoletano che ha lavorato per la pace in un luogo difficile del mondo e che ha dato la vita in un contesto di guerra. E’ doveroso essere al fianco della famiglia, seguiamo molto da vicino la situazione!”. Alla cerimonia, hanno partecipato il consigliere Sergio D’Angelo, che ha sottolineato di quanto Mario riesca ancora ad unire persone in nome della pace, Claudio Silvestri, segretario del Sindacato Unitario Giornalisti della Campania, che sul balcone della sede del SUGC ha voluto apporre uno striscione, che ricorda Mario, dove si chiede Verità e Giustizia, la presidente della V Municipalità, Clementina Cozzolino, Giuseppe Irace, segretario di PER, rete politica promotrice dell’iniziativa, che ha sottolineato come l’apposizione della targa sia strumento “per mantenere vivo il ricordo di Mario e per spronare a fare giustizia”, Erica Prisco, del collettivo “Giustizia per Mario Paciolla”, che ogni giorno ricorda instancabilmente sui social e attraverso innumerevoli iniziative il loro amico, tenendo accesa la memoria, Désirée Klain, portavoce Articolo21 Campania, che ha annunciato un progetto nelle scuole, promosso da “Imbavagliati – Festival Internazionale di Giornalismo Civile”, dall’associazione Articolo21, A.N.P.I.– Campania e dalla Biblio-mediateca Ethos e Nomos, lanciato per raccontare l’opera di Mario, attraverso un concorso dedicato a tutti i licei della Campania, che scadrà il prossimo 30 aprile.
Qui il link del video della inaugurazione realizzato da Désirée Klain https://youtu.be/KvsYL38XyTc