Nel film “Katya” una splendida Romy Schneider interpreta la “fidanzata” dello Zar (1881) che non arriva all’altare perché gli anarchici le uccidono il fidanzato. La tesi del film francese è che gli anarchici erano burattini nelle mani del ministro zarista degli interni, un inamovibile reazionario. Gli anarchici, se non ci sono, bisogna inventarli (Valpreda). Difatti, nei momenti di imbarazzo del nostro governo, tutta la stampa si precipita a ricordarci il pericolo anarchico che incombe sul paese Tengono Cospito al 41 bis per impedirgli di inviare i “pizzini”. In atto la trattativa stato-anarchia.
Sorge invece il sospetto che si tratti di semplice invidia. Come tutti gli incendiari anche la destra al potere si è trasformata in pompiera. Negate tutte le vicinanze con il fascismo, non si dice più “nulla di destra”. Aspettiamo Nanni Moretti che, guardando la Meloni in TV, griderà. “ma dilla qualcosa di destra!”. Ecco che, per i governativi, che possa esistere qualcuno (Cospito) che fa l’estremista, fa sorgere una insana invidia, che li costringe a demonizzare poche centinaia di anarchici.
Mi sembra doveroso dare un’alternativa agli ex-tremisti al governo. Per esempio, anziché uno sciopero della fame, il ministro della “sovranità alimentare” potrebbe inscenare una “gran buffe”, a base di prodotti nazionali. Così potrebbe finalmente superare il “vulnus” della legittima parentela. Il ministro della Giustizia potrebbe benissimo autoincriminarsi per vilipendio della Costituzione. Il ministro della Guardia Costiera potrebbe difendere le patrie sponde, partendo dal Papeete a bordo di un pedalò, per bloccare gli sbarchi; facendo a meno di ogni protezione, solare. Il ministro degli Esteri stupirebbe l’”intero globo terracqueo”, facendosi riprendere mentre (proprio sul globo) riesce ad indicare il continente a cui appartiene la nostra nazione. Il fantasioso ministro della famiglia potrebbe sconvolgere gli italiani negando l’anagrafe ai bambini. No, scusate, ci dicono che già lo fa.