A quasi un anno di distanza dall’inizio del conflitto, ricordano i sindacali internazionale ed europeo, «i cronisti ucraini hanno più che mai bisogno del nostro supporto».
Mancano pochi giorni al primo triste anniversario dell’inizio della guerra in Ucraina. Il 24 febbraio 2022 le truppe russe iniziarono l’invasione, e con essa un conflitto ancora drammaticamente in atto.
Nel marzo del 2022 le Federazioni internazionale ed europea dei giornalisti (Ifj ed Efj) hanno lanciato una campagna di raccolta fondi a favore dei giornalisti ucraini che è stata fortemente sostenuta da tutta la comunità giornalistica mondiale.
Nel corso del 2022, grazie al supporto di Ifj, Efj e dell’Indipendent Media Trade Union of Ukraine (Imtuu), l’Unione nazionale dei giornalisti dell’Ucraina (Nuju) ha aperto tre centri di solidarietà per aiutare gli operatori dei media, anche stranieri, durante la guerra. I centri si trovano a Leopoli, Ivano-Frankivsk e Chernivtsi, nelle sedi regionali del sindacato.
È di ieri 7 febbraio 2023 la pubblicazione del report annuale Ifj ‘2022 Killed List’, in cui si evidenzia come il Paese in cui c’è stato il maggior numero di giornalisti uccisi durante lo scorso anno sia stato proprio l’Ucraina, con 12 tra cronisti e operatori dei media che hanno perso la vita in circostanze drammatiche.
A quasi un anno di distanza dall’avvio della raccolta fondi «la guerra si trascina e il denaro sta finendo – fanno sapere Ifj ed Efj in una nota -. I giornalisti ucraini hanno più che mai bisogno del nostro supporto e questo è possibile solo con il vostro sostegno e la vostra solidarietà». Per tali ragioni è stata lanciata una nuova campagna di fundrising con l’hashtag #SupportUcranianJournalists.
PER APPROFONDIRE
È possibile contribuire alla causa ed effettuare una donazione al fondo di sicurezza per i giornalisti in Ucraina cliccando qui. L’appello è pubblicato sul sito web della Ifj.