«È una lettera del tutto impropria mi è dispiaciuto leggerla. Non compete ad una preside lanciare messaggi di questo tipo e il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà: in Italia non c’è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c’è alcun pericolo fascista, difendere le frontiere non ha nulla a che vedere con il nazismo o con il nazismo. Sono iniziative strumentali che esprimono una politicizzazione che auspico che non abbia più posto nelle scuole; se l’atteggiamento dovesse persistere vedremo se sarà necessario prendere misure». Sono le dichiarazioni rilasciate a Mattino 5 dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara riferendosi alla preside del liceo Leonardo da Vinci di Firenze, Annalisa Savino, che ha scritto una lettera aperta agli studenti della scuola che dirige. Va ricordato il punto di partenza di questa storia, ossia l’aggressione da parte dei sei esponenti di Azione Studentesca ai danni di due studenti che stavano facendo volantinaggio davanti al liceo Michelangiolo. Un’aggressione per motivi palesemente ideologici e molto violenta su cui indaga la Digos di Firenze e che ha prodotto un moto di indignazione per le modalità e il movente di questa storia.