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Il governo vuole ribaltare la cultura antifascista basata sulla Costituzione a partire dalla scuola

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Articolo 21 aderisce alla manifestazione di Firenze per una scuola antifascista secondo la Costituzione

Il problema di questo governo non è il fascismo – storicamente non riproponibile – ma è l’antifascismo. Si vuole in modo evidente distruggere progressivamente la cultura dell’antifascismo, cioè il caposaldo della Costituzione della Repubblica.Ricordo sempre di tenere a mente le parole del discorso di insediamento della presidente Meloni sugli anni del terrorismo basato sul concetto che sia stato solo “rosso”.

Il progetto chiaro, e in verità dichiarato, parte, come è logico, da due ministeri: quello della scuola e quello della cultura. Francamente Valditara e Sangiuliano non lo nascondono, hanno scritto libri basati su queste idee e le loro dichiarazioni sono esplicite.

Per questo è fondamentale affiancare questa preside coraggiosa, Annalisa Savino, che rappresenta quel tipo di resistenza civile e culturale di cui abbiamo bisogno tutti noi – la maggioranza del paese, non dimentichiamolo –  per fare fronte a questo potente attacco alla Costituzione che si farà più pesante giorno dopo giorno. Servono persone come lei, cittadini che lavorano con il senso delle istituzioni e che, come gli insegnanti, difendono lo stato democratico e ne portano avanti i valori con consapevolezza e dignità.

Mentre ieri sono state diffuse altre immagini che mostrano in modo inequivocabile come i ragazzi che volantinavano siano stati letteralmente circondati e poi malmenati,  il “Comitato Priorità alla scuola” ha lanciato on line una petizione di solidarietà alla preside «di fronte alle esplicite minacce di provvedimenti disciplinari, scandalosamente lanciate dal ministro». In poche ore sono arrivate a 110 milafirme. «Non intendiamo lasciare sola Savino, e cominciamo scrivendo per lei, come lei non ci ha lasciato soli e ha scritto per noi nei giorni scorsi». L’idea è di organizzare una grande mobilitazione a Firenze per i prossimi giorni.

Dopo le parole chiarissime del Presidente Mattarella si sta sviluppando in migliaia di scuole italiane un impegno ad affrontare i temi della Costituzione durante le lezioni e a sensibilizzare gli studenti affinchè non trovi spazio la velleità di molti esponenti della maggioranza di destra, di considerare l’antifascismo non un valore comune ma il valore di una parte. Se questa analisi è sbagliata la presidente del consiglio deve parlare e in modo netto e definitivo. Non c’è traccia di questo finora. 

Su queste vergogne e su questi episodi chi continua a credere in un’ Italia basata sulla Costituzione antifascista non deve mollare di un millimetro Al consiglio regionale toscano ha fatto sentire forte la sua voce un giovane consigliere che di voce fisica ne ha un filo: si chiama Jacopo Melio, ha 30 anni, è nato con una rarissima patologia, vive in sedia a rotelle, ha rischiato seriamente di morire per il covid, ma ce l’ha fatta ed è tornato alla Regione per continuare le sue battaglie per i diritti umani e i diritti civili in difesa della Costituzione. E ha detto poche ma chiare parole: “inaccettabile che al momento nessun membro della destra abbia preso le distanze in modo netto e chiaro da questo schifo.Il Governo vuole intervenire affinché sia fatta giustizia o preferisce tacere dimostrando, ancora una volta, due pesi e due misure davanti alla cronaca?”

Ecco, io penso che abbiamo molto bisogno di cittadini come Annalisa Savino e Jacopo Melio per difendere la nostra Costituzione e cerchiamo di scovarne tanti altri sapendo che, come si è visto ad Assisi, un’altra Italia è possibile


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