Puntuale ritorna questa frase ad ogni manifestazione di squadrismo, di apologia del fascismo, di Almirante e Rauti, di Salò… I cerchiobottisti di ogni stagione trovano sempre il modo di smorzare, sminuire, negare, buttare in ridicolo gli episodi di oltraggio contro la Costituzione antifascista. Eppure gli indizi non mancano.
Vogliamo rivedere il comizio di Meloni agli estremisti di Vox? Vogliamo riascoltare Bannon alla festa dei Fratelli d’Italia? Abbiamo dimenticato i busti del Duce a casa di La Russa? Si indignano per Fedez e tacciono su Galeazzo Bignami travestito da nazista. Controllano mezza Rai e invocano la totale occupazione di viale Mazzini. E che dire del sostegno ai Trump e ai Bolsonaro?
Le minacce di Valditara non sono smentibili, perché registrate. Le parole della preside sono esemplari perché ispirate alla Costituzione antifascista. Forse proprio questo ha scatenato la loro furia: le parole della professoressa Annalisa Savino discendono dalla Costituzione, sono inattaccabili, anzi meriterebbe un encomio solenne per aver difeso la Carta fondamentale riconquistata dalle lotte dei partigiani contro i nazifascisti, meriterebbe davvero di essere nominata Cavaliere della Repubblica.
La marcia su Roma non tornerà, ma questi episodi indicano che è già iniziata la marcia per spiantare la Costituzione antifascista, per cancellare la memoria, e questo assalto è già partito contro l’articolo 21 della Costituzione e contro scuole e università, considerate luoghi di libera discussione e ricerca, dove non sarà facile mettere sotto controllo migliaia e migliaia di insegnanti. Per questo stanno cercando di intimidire chi, come Annalisa Savino, cerca semplicemente di rispettare la Costituzione e di non consentire altri oltraggi.
Saranno capaci le opposizioni di oggi, le associazioni, i movimenti, e non solo loro di compiere un atto di generosità e di riunire quella maggioranza di italiane e di italiani, compresi quelli che non votano più, che non hanno scelto di essere governati da chi odia la Costituzione?