La partecipazione è sempre una brutta bestia per i partiti. Ci deve essere, altrimenti sembra male, ma si fa di tutto affinché la base non disturbi i vertici. Il PD non fa eccezione: tante discussioni, appelli, proposte, ma poi tutto finisce nel termovalorizzatore dell’indifferenza. Poi capita l’imprevisto: la Schlein propone di allargare le primarie con il voto on line. Apriti cielo, il misoneismo esplode: chi ne fa una questione di principio; chi di somiglianza ai grillini, come se fosse un male imitare idee intelligenti; chi di pericolo di brogli. Il fatto è che le consultazioni on line sono una cessione di sovranità dei capi. E chi sta nello stanzone non ha voglia di indebolirsi.