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Papa Francesco ai giornalisti: «Sostenete la pace, non rabbia e scontri»

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L’appello del pontefice nel messaggio per la Giornata delle Comunicazioni Sociali: «Nel drammatico contesto di conflitto globale che stiamo vivendo è urgente affermare una comunicazione non ostile»

Papa Francesco chiede ai media di non fomentare la rabbia. Nel messaggio per la Giornata delle Comunicazioni Sociali, che quest’anno si celebrerà il 21 maggio, Bergoglio sottolinea: «La gentilezza non è solo questione di ‘galateo’, ma un vero e proprio antidoto alla crudeltà, che purtroppo può avvelenare i cuori e intossicare le relazioni. Ne abbiamo bisogno nell’ambito dei media, perché la comunicazione non fomenti un livore che esaspera, genera rabbia e porta allo scontro, ma aiuti le persone a riflettere pacatamente, a decifrare, con spirito critico e sempre rispettoso, la realtà in cui vivono».

Evidenzia ancora Francesco: «Come 60 anni fa, anche ora viviamo un’ora buia nella quale l’umanità teme un’escalation bellica che va frenata quanto prima anche a livello comunicativo. Si rimane atterriti nell’ascoltare con quanta facilità vengono pronunciate parole che invocano la distruzione di popoli e territori. Parole che purtroppo si tramutano spesso in azioni belliche di efferata violenza».

Per questo, incalza il pontefice, «va rifiutata ogni retorica bellicistica, così come ogni forma propagandistica che manipola la verità, deturpandola per finalità ideologiche. Va invece promossa, a tutti i livelli, una comunicazione che aiuti a creare le condizioni per risolvere le controversie tra i popoli».

L’esortazione, dunque, è a «parlare con il cuore per promuovere una cultura di pace laddove c’è la guerra; per aprire sentieri che permettano il dialogo e la riconciliazione laddove imperversano l’odio e l’inimicizia. Nel drammatico contesto di conflitto globale che stiamo vivendo – rileva il papa – è urgente affermare una comunicazione non ostile».

Per Francesco, infine, «è necessario vincere l’abitudine di screditare rapidamente l’avversario, attribuendogli epiteti umilianti, invece di affrontare un dialogo aperto e rispettoso. Abbiamo bisogno di comunicatori disponibili a dialogare, coinvolti nel favorire un disarmo integrale e impegnati a smontare la psicosi bellica che si annida nei nostri cuori».

PER APPROFONDIRE
Il testo integrale del Messaggio del Santo Padre Francesco per la 57ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali è disponibile cliccando qui.


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