Premesso che nessuna cifra restituirà mai alla famiglia, loro figlio Giuliano, questa è davvero una vergogna.
Giuliano De Seta è morto il 16 Settembre 2022, schiacciato da una lastra di acciaio di 2 tonnellate, in un’azienda di Noventa di Piave, per uno stage per l’alternanza scuola lavoro. Aveva solo 18 anni.
Il mancato indennizzo per i genitori di Giuliano De Seta, è dovuto al fatto che non aveva familiari a carico. È almeno 11 anni che chiedo che nel TU 1124/65 (Testo unico, assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali), una legge di ben 58 anni, venga modificato l’articolo 106.Ma dal 1 Gennaio 2019 è stato cambiato(legge di bilancio 2019), riuscendo nell’impresa, quasi impossibile, di modificare in peggio, l’articolo precedente, con un testo a dir poco incomprensibile (per interpretarlo ci vuole un avvocato).
Ecco il testo:
Agli effetti dell’art. 85, la vivenza a carico è provata quando il reddito pro capite dell’ascendente e del collaterale, ricavato dal reddito netto del nucleo familiare superstite, calcolato col criterio del reddito equivalente, risulti inferiore alla soglia definita dal reddito pro capite, calcolato con il medesimo criterio del reddito equivalente, in base al reddito medio netto delle famiglie italiane pubblicato periodicamente dall’ISTAT e abbattuto del 15 per cento di una famiglia tipo composta di due persone adulte.
Fino al 31 dicembre 2018 valeva questo testo:
“Agli effetti dell’art. 85, la vivenza a carico è provata quando risulti che gli ascendenti si trovino senza mezzi di sussistenza autonomi sufficienti e al mantenimento di essi concorreva in modo efficiente il defunto.”
Neppure con il vecchio testo dell’articolo 106, sarebbe spettato l’indennizzo, mi pare giusto specificarlo.